«In riferimento ai fatti recentemente accaduti, la scuola, nel perseguimento del proprio mandato educativo e formativo e nel rispetto dei protocolli interni e delle normative vigenti, ha immediatamente attivato gli opportuni accertamenti ed interventi a tutela di tutti i soggetti coinvolti e segnatamente dei minori». La dirigente Sabatina di Forenza ha commentato così l’episodio di bullismo verificatosi venerdì 21 marzo, nel primo pomeriggio, in via Carroccio, a poche centinaia di metri dall’ingresso alla secondaria di primo grado don Milani, parte integrante del comprensivo Stoppani.
Seregno: branco contro studente in strada, pantaloni abbassati di fronte a tutti
Da quello che è stato possibile ricostruire, sulla scorta delle testimonianze, poco prima delle 14, quindi al termine della mattinata riservata alle lezioni didattiche, in adiacenza alla fermata per i pullman attigua al parco intitolato alla memoria dei caduti di Nassiriya, un gruppo di giovani studenti ha accerchiato un loro coetaneo. Un componente del branco ha quindi avvicinato il malcapitato, abbassandogli repentinamente, e davanti a tutti, i pantaloni. L’episodio ha goduto di una vasta platea di spettatori, se così è possibile definirli, appunto tra genitori in attesa di poter riportare a casa i loro figli e gli stessi studenti. Una donna ha successivamente preso il coraggio a due mani ed è intervenuta a difesa del giovane bullizzato.
Seregno: branco contro studente in strada, il responsabile ha affrontato anche una mamma intervenuta in difesa
Qui, sempre stando ai racconti, l’autore del gesto non è arretrato di un centimetro, affrontando le contestazioni mosse al suo indirizzo quasi con strafottenza, arrivando testa a testa con la sua controparte, che sarebbe anche stata strattonata per un braccio. La malcapitata, comprensibilmente spaventata, ha infine deciso di recarsi a scuola, per riferire quello cui aveva assistito, mentre il gruppo del bullo si è dileguato e la vittima ha trovato riparo ed accoglienza in un esercizio pubblico, ovviamente dopo essersi risistemato i pantaloni a dovere. La presa di posizione della dirigente Sabatina di Forenza, pur con la prudenza comprensibile cui chi amministra un plesso scolastico deve attenersi, di fatto conferma che qualcosa di grave sia realmente accaduto e la volontà dell’istituzione di approfondire e, se sarà il caso, di adottare provvedimenti. Certamente, quello che più stupisce, nella descrizione dell’episodio, per come è stato possibile ricostruirlo, è che la banda, nel momento in cui è entrata in azione, non si è curata della presenza di altre persone ed ha agito con una determinazione inaspettata, se si considera l’età ancora adolescenziale dei ragazzi coinvolti.