Seregno, apre la stagione estiva del rifugio Longoni: un centinaio i presenti

Il Cai, proprietario dell'edificio, ha raddoppiato la tradizionale programmazione, affiancando alla giornata inaugurale una salita di una ventina di soci alla Sassa d'Entova
Seregno Cai rifugio Longoni
Le autorità di fronte alla cappellina del rifugio

Una due giorni emozionante, che ha avuto come filo conduttore la volontà del ricordo, ha caratterizzato nello scorso fine settimana il tradizionale momento di apertura della stagione estiva del rifugio intitolato ad Elia ed Antonio Longoni, di proprietà della sezione seregnese del Cai, che dal 1938 è un riferimento per coloro che vivono le montagne della Valmalenco, in territorio di Chiesa in Valmalenco, e fa memoria dei due fratelli caduti nel 1916, durante la prima guerra mondiale. Il programma si è discostato in questa occasione dalla sua articolazione consueta, con la finalità di un arricchimento della proposta.

Cai: ricordata al rifugio la giovane Giulia Vanossi

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Il gruppo presente alla giornata di apertura della stagione

«Quest’anno l’apertura vera e propria della stagione estiva è stata anticipata di una settimana rispetto alla tradizione -ha spiegato Marco Leveni, vicepresidente della sezione, che è guidata da Sara Patella, prima donna a ricoprire l’incarico in 103 anni di storia- e la festa è stata fatta il sabato, così da poter dedicare la domenica alla salita alla Sassa d’Entova da parte di un gruppo di soci, accompagnati dagli istruttori della scuola di alpinismo Renzo Cabiati». Alla giornata di avvio della stagione estiva sabato 28 giugno sono intervenuti l’assessore allo Sport Paolo Cazzaniga, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, e don Paolo Confalonieri, sacerdote originario di Santa Valeria, oggi responsabile della pastorale giovanile della comunità pastorale San Vincenzo di Cantù ed Intimiano, che ha celebrato una santa Messa di fronte alla cappellina al fianco dell’edificio del rifugio. L’officiatura eucaristica, presente a quota 2mila 450 metri sul livello del mare un centinaio di persone, ha costituito l’occasione per ricordare Giulia Vanossi, istruttrice della scuola di alpinismo, deceduta tragicamente poco meno di un anno fa, per la precisione il 9 agosto 2024. La giovane, 26 anni appena, residente a Ponte Lambro, nel comasco, precipitò nel vuoto mentre affrontava con due compagni di avventura una via di arrampicata nella zona del Pizzo Badile Camuno, in Valcamonica, sopra il bivacco Cai Macherio. Un pranzo, a base di pietanze tipiche della Valtellina, ha quindi preceduto la discesa verso Chiesa in Valmalenco di buona parte degli astanti.

Cai: venti soci raggiungono la vetta della Sassa d’Entova

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I soci saliti alla Sassa d’Entova

Il giorno dopo, domenica 29 giugno, ventotto soci hanno invece intrapreso la salita alla Sassa d’Entova, cima che supera i 3mila 300 metri di altezza nel gruppo del Bernina. «In venti -ha commentato ancora Levenihanno raggiunto la vetta, coronando così una due giorni spettacolare, sia dal punto emotivo che dal punto di vista meteorologico». Entrambe le giornate, quella di sabato e quella di domenica, sono state infatti accompagnate dal beltempo.

L'autore

Seregnese, classe 1973, lavoro a “Il Cittadino di Monza e Brianza” dal 1998 e mi occupo dei paesi della Brianza Nord. Presidente del Circolo culturale San Giuseppe di Seregno tra il 2013 ed il 2019, ho curato in prima persona o partecipato alla stesura di più di una ventina di pubblicazioni, tutte riguardanti storie o personaggi della città in cui sono cresciuto e vivo.