La cardioriabilitazione dell’ospedale Trabattoni-Ronzoni di Seregno ha da qualche giorno una nuova responsabile. Si tratta di Antonella Vincenzi, che proviene dalla cardiologia del San Gerardo di Monza, dove svolgeva un incarico ad alta specialità in ipertensione polmonare e dove ha lavorato anche nell’ambito dell’emergenza cardiologica, della diagnosi e della terapia della patologia coronarica e dello scompenso cardiaco.
Ospedale: la memoria di Norman Kenneth Jones
Vincenzi ha assunto la direzione di una struttura che può contare su un credito notevole, nel settore dell’offerta riabilitativa sul territorio regionale. La stessa struttura è stata guidata dal 2005 al 2017 da Norman Kenneth Jones, scomparso nel marzo di 3 anni fa a causa del Covid, che ha caratterizzato notevolmente la storia del presidio ospedaliero e della riabilitazione specialistica cardiologica, che è intitolata a suo nome. «Ciò che Jones ha fatto -spiega Vincenzi– va assolutamente valorizzato ed arricchito, uscendo da un periodo, quello della pandemia, di fermo prolungato».
Ospedale: l’articolazione dell’attività
Le idee per il futuro sono chiare: «L’attività di riabilitazione deve essere un lavoro di équipe, di cui sono parte integrante il medico, l’infermiera, il fisioterapista, lo psicologo ed il nutrizionista. L’analisi dei bisogni del paziente non avviene solo nel momento in cui viene ricoverato, ma anche nel prosieguo e nel post dimissioni. Noi non mandiamo mai a casa un paziente che non abbia una situazione protetta a domicilio. Vuol dire che ci proponiamo di collaborare moltissimo con il team delle dimissioni protette del territorio, così da organizzare il rientro a casa del paziente in maniera sicura». L’approfondimento prosegue: «Alla struttura accedono in regime di ricovero pazienti provenienti dalle cardiochirurgie e dalle chirurgie vascolari. Sono malati che necessitano di un inquadramento clinico-strumentale e di intervento assistenziale continuo, in seguito a complicanze post-operatorie, nonché di un trattamento riabilitativo fisioterapico personalizzato. Vengono inoltre trattati pazienti con recente scompenso cardiaco, cardiopatia ischemica o tromboembolia polmonare, qualora trovi indicazione il trattamento riabilitativo e il follow-up cardiologico».
Ospedale: la degenza media dura una ventina di giorni
Il focus poi va oltre: «Nella struttura si erogano prestazioni riabilitative ambulatoriali a pazienti sottoposti ad interventi di chirurgia cardiovascolare maggiore o dimessi dalle cardiologie per eventi acuti. I posti letto disponibili sono ventisei, per una degenza media di una ventina di giorni, in certi casi anche meno. I pazienti, provenienti da tutta la Brianza, ma anche da Lecco, sono perlopiù sessantenni o settantenni, talvolta anche più giovani». La chiosa rimanda all’attenzione allo scompenso cardiaco e suona anche come un consiglio: «Le linee guida dicono che chi è affetto da scompenso cardiaco deve avere quattro farmaci che sono salvavita. Però si dice altresì, e lo testimonia la letteratura, che esiste un quinto farmaco, o meglio una quinta terapia, che è la ginnastica, la riabilitazione fisica».