La Polizia locale di Seregno è al lavoro per individuare i responsabili di un’aggressione, subita da un giovane che, nelle ore notturne dello scorso 30 novembre, è stato aggredito a ridosso della piazza Concordia, spazio urbano nel cuore del centro cittadino, sul quale si affaccia la basilica San Giuseppe. Secondo quel che è trapelato fin qui, al momento sarebbero stati già identificati due minorenni, grazie alle immagini della videosorveglianza, anche se complessivamente le persone coinvolte sarebbero sei.
Polizia locale: la ricostruzione dell’episodio
Gli autori dell’aggressione avrebbero anche utilizzato un manganello telescopico per percuotere agli arti la loro vittima, che sarebbe stata accerchiata in modo tale da impedire una sua reazione. Determinante per evitare conseguenze più gravi sarebbe stato il contributo di alcuni passanti, il sopraggiungere dei quali avrebbe spinto la banda a dileguarsi, dopo essersi comunque impadronita del cellulare del malcapitato. Quest’ultimo, inoltre, avrebbe anche riportato una ferita al volto, provocata da un frangivetro. La prognosi per lui, redatta dai sanitari dell’ospedale di Desio, ha attestato ferite lacero-contuse e contusioni multiple, con una previsione di venti giorni per la guarigione.
Polizia locale: il commento di Alessandro Corbetta
Sul caso, è intervenuto con un suo commento Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in regione Lombardia: «Solidarietà al giovane aggredito e rapinato ed un plauso alla Polizia locale di Seregno, per aver condotto le indagini che hanno portato all’identificazione di due minorenni presunti colpevoli. Purtroppo, anche in Brianza sta dilagando il fenomeno delle baby gang, molto spesso composte da giovani magrebini, dedite a furti, risse e violenze ai danni di coetanei finiti sovente in ospedale o peggio». Corbetta, promotore della legge contro le baby gang, da pochissimo approvata dal Consiglio regionale, ha inoltre aggiunto: «Condivido quanto espresso della Lega di Seregno, che chiede una risposta forte e decisa per contrastare il fenomeno delle baby gang. Ricordo che la Lega sta lavorando ad ogni livello per cercare di arginare questo fenomeno: a livello nazionale con l’inasprimento delle pene e l’approvazione del decreto sicurezza, mentre a livello regionale con una legge, che abbiamo promosso, per cercare di prevenire il fenomeno, sostenere le vittime e prevedere i lavori socialmente utili per chi sbaglia».