Il traffico molto alleggerito nei giorni del lockdown ha fatto notare ai carabinieri impegnati in servizi di controllo a Misinto i movimenti di quelle auto dirette con frequenza a un capannone di via della Longura. Dai primi sospetti all’arresto per reati di droga di cinque persone di età compresa tra i 26 ed i 64 anni il passo è stato abbastanza breve. Nei guai tre italiani (tutti pregiudicati per reati in materia di sostanze stupefacenti e residenti nella zona di confine tra la provincia di Monza e Brianza e Milano) e due stranieri (incensurati).
I militari dalla Compagnia Carabinieri di Sesto San Giovanni, dopo i primi accertamenti, hanno predisposto una perquisizione nel capannone. Il loro arrivo ha preso alla sprovvista le cinque persone che hanno provato a disfarsi di alcuni cellulari (lanciandoli al suolo o danneggiandoli) e darsi alla fuga a piedi. Ma l’edificio era circondato e tutti sono stati bloccati.
Dalla perquisizione sono emersi 1.000 euro in contanti e 276 chili circa di marijuana, suddivisi in vari pacchi termo-sigillati da un chilo circa, contenuti all’interno di trenta scatole di cartone, depositate e stipate all’interno dell’edificio. Poi diversi telefoni cellulari e materiale informatico, materiale per il confezionamento della marijuana.
Nelle abitazioni sono stati trovati altri 4.000 euro in contanti. Lo stupefacente sequestrato, che resta in attesa di analisi di laboratorio, è quantificabile, per il valore di vendita all’ingrosso, in circa 1.380.000 euro.