Scuola, l’assessore monzese: «Non sarà come un anno fa. Ma servono regole chiare per le positività in aula»

L’assessore all’Istruzione Pier Franco Maffè è sicuro: l’esperienza fatta nel 2020 è servita. «Nei prossimi mesi dovremo capire la gravità dei futuri contagi: ma prima di una terza dose di vaccino è meglio analizzare a campione qual è la durata degli anticorpi». Avviso alle educatrici e insegnanti comunali: senza Green pass sanzioni e sospensione.
Monza covid scuola
Monza covid scuola Fabrizio Radaelli

C’è il nodo dell’obbligatorietà del Green pass da sciogliere, le criticità del trasporto pubblico locale da affrontare, le modalità e i tempi delle quarantene da codificare eppure, secondo l’assessore all’istruzione di Monza Pier Franco Maffè, la scuola può ripartire con maggiore serenità rispetto a un anno fa.

«A settembre 2020 – ricorda – non solo è stato tutto più complicato: è stato un terno al lotto in quanto non sapevamo cosa sarebbe successo nel giro di qualche settimana. L’esperienza accumulata ha consentito a tutti di far maturare i meccanismi necessari a ridurre i rischi di contagio».

Scuola, l’assessore monzese: «Non sarà come un anno fa. Ma servono regole chiare per le positività in aula»
Monza Maffè

La situazione appare molto più tranquilla anche sul fronte della diffusione della pandemia: «La gran parte degli insegnanti – afferma l’amministratore – è vaccinata così come i famigliari degli studenti e parecchi ragazzi sopra i 12 anni: servono, però, regole chiare per capire come ci si dovrà comportare ogni volta che qualcuno risulterà positivo al virus. È necessario fare in modo che non si blocchino le attività delle classi interessate».

Su questa e altre questioni spinose, tra cui l’ingresso nelle mense del personale non vaccinato, si sono confrontati gli assessori dei dodici capoluoghi lombardi per «individuare criteri comuni in un momento di grande confusione».

In attesa che arrivino maggiori chiarimenti dal Governo, nei giorni scorsi piazza Trento e Trieste ha inviato una lettera alle educatrici dei nidi comunali e alle insegnanti della materna Pianeta Azzurro in cui ha precisato che dal primo settembre al 31 dicembre dovranno mostrare il certificato verde: per chi non sarà in regola partiranno le sanzioni amministrative da 400 a 1.000 euro e dopo cinque giorni di assenza ingiustificata scatterà la sospensione dal lavoro senza stipendio. La stessa comunicazione sarà spedita ai dipendenti delle cooperative, tra cui gli addetti delle pulizie e delle mense, che operano a contatto con i bambini.

«Toccherà alle coordinatrici degli asili e ai gestori dei servizi – chiarisce l’assessore – controllare i green pass. Prendo come battute le proteste dei presidi che sostengono che sarà impossibile chiedere i certificati: non è pensabile che nelle scuole non ci sia una persona in grado di svolgere un’operazione effettuata nei ristoranti, nei bar, nei musei».

Sull’andamento dell’annata che sta per cominciare potrebbe pesare negativamente la stanchezza accumulata in oltre un anno e mezzo di pandemia: «Nei prossimi mesi – aggiunge Maffè – dovremo capire quale sarà la gravità dei futuri contagi, se il Covid-19 provocherà una sorta di influenza o un nuovo assalto agli ospedali».

Da medico è cauto sulla necessità di somministrare la terza dose a chi è stato immunizzato nei primi mesi del 2021: «Prima di avviare una nuova campagna – spiega – effettuerei analisi a campione per capire qual è la durata degli anticorpi che potrebbero avere una efficacia diversa da persona a persona. Punterei, piuttosto, a vaccinare chi non ha ancora ricevuto il siero».