Metà a casa, metà a scuola: sono gli studenti e gli alunni di Monza secondo i dati divulgati dal Comune per segnalare la situazione delle classi negli istituti e nei comprensivi cittadini in base alle nuove normative e alla diffusione del virus. Che si traduce in quasi 12mila studenti che possono seguire le lezioni in classe e oltre 13mila che invece adottano la teledidattica.
“Sono 11.702 (in 521 classi) i ragazzi che continueranno a seguire le lezioni in presenza” scrive il municipio segnalando che si tratta di 1.016 bambini degli asili nido, 3.204 negli asili, 6.107 bambini delle scuole primarie e 1.375 ragazzi del primo anno delle medie. “Sono invece 13.281 gli studenti suddivisi in 624 classi (su una popolazione scolastica complessiva di 24.983 tra scuole statali e paritarie) che proseguiranno (per ora, ndr) l’anno scolastico in didattica a distanza.
Un dato fondamentale: sono 22 le classi in quarantena a causa dell’individuazione di uno o più studenti positivi o del personale scolastico. Si tratta di 2 sezioni di asili nido comunali (1 Cederna e 1 Cazzaniga), 8 classi di scuole dell’infanzia (1 Maddalena di Canossa, 1 San Luigi, 1 San Giuseppe, 3 San Luca, 1 Maria Bambina e 1 Papini – Modigliani), 6 classi di scuole primarie statali (3 Anzani e 3 Raiberti) e 6 classi di scuole secondarie di primo grado statali (4 Ardigò e 2 Bonatti).
Il Comune giovedì 5 novembre ha provveduto a effettuare due interventi di sanificazione straordinaria, uno alla scuola primaria e uno alla scuola secondaria di primo grado. Un’altra sanificazione era stata fatta lo scorso 15 ottobre e aveva coinvolto la scuola primaria a San Fruttuoso. Ulteriori due interventi di chiusura per sanificazione sono stati effettuati direttamente dalla scuola dell’infanzia statale Arké e dalla materna del Preziosissimo Sangue.
«Il mondo della scuola, in questa fase di emergenza sanitaria, è sotto pressione – ha l’assessore all’istruzione Pier Franco Maffé. Stiamo lavorando per sostenere l’attività scolastica e il lavoro di insegnati e personale amministrativo in prima linea per garantire la continuità della didattica. E abbiamo consentito a quasi il 50% della popolazione scolastica la presenza in classe. Nella battaglia quotidiana contro il Covid dobbiamo rivendicare con forza il valore dell’istruzione e garantire la sicurezza dei nostri figli».