È transitato dal convento monzese di Santa Maria delle Grazie Marco Fossati, l’economo della Provincia di Lombardia San Carlo Borromeo dei Frati Minori di Milano che con il rappresentante legale dello stesso ente, Giuseppe Maffeis, ha scoperchiato una presunta maxitruffa milionaria ai danni dell’ordine religioso.
Frate Fossati, che anche a Monza aveva ricoperto l’incarico di economo, nel 2013 è subentrato a Roberto Beretta il quale, secondo pm milanesi Alessia Miele, Adriano Scudieri e Sergio Spadaro, con l’ex economo della Curia generale Giancarlo Lati e l’omologo della Conferenza, Clemente Moriggi (tutti indagati) avrebbe “lavorato” per il broker 78enne Leonida Rossi, un faccendiere che avrebbe promesso interessi del 12% sui capitali affidatigli dall’ordine religioso tramite la società milanese Anycon di cui era amministratore, salvo poi, sempre per la Procura milanese, perpetrare una presunta truffa da quasi 50 milioni. Gli investigatori sospettavano che Rossi abbia trattenuto per sé sia gli interessi che il capitale.
L’accusa per il 78enne, trovato morto (forse suicida, ma il caso è ancora aperto) giovedì nella sua villa di Lurago d’Erba, Como, era di «impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita», ovvero frutto di «un ammanco in enti religiosi di almeno 49 milioni e mezzo di euro nel periodo 2007-2014».
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera si tratterebbe di lasciti, testamenti e donazioni alimentanti le casse della Provincia lombarda dei Frati minori francescani (per 23,5 milioni), della Conferenza dei ministri provinciali (3 milioni), e della Casa generalizia dell’Ordine disciplinato dalla regola del 1223 di papa Onorio III, presente in 110 Paesi, e organizzato in 99 Province, 8 Custodie autonome, 14 Custodie indipendenti e 20 Fondazioni, con al proprio vertice il soggetto giuridico autonomo Casa generalizia (detta anche Curia generale).