Il volto di Monza è ricoperto da cicatrici. Un reticolo che continuerà a espandersi per tutto il 2018 e fino ai primi mesi del 2019, causando parecchi disagi a chi – con qualsiasi mezzo – percorre le sue strade.
Una trama che sta cambiando la fisionomia della città: a volte la colora con il rosso dell’ossido di ferro, altre la dissesta con buche anche nei pochi tratti in cui buche, stranamente, ancora non c’erano. “Colpevoli” degli sfregi i lavori per il posizionamento della fibra ottica. A questi interventi vanno aggiunti anche quelli realizzati da Acsm-Agam per il teleriscaldamento e quelli a cura di BrianzAcque per il potenziamento del sistema fognario.
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Non c’è quartiere della città che si salvi. Ci sono rattoppi larghi e rattoppi stretti, rattoppi in rilievo e rattoppi infossati. Si individuano senza alcuna difficoltà su un solo lato della strada, o su entrambi. In alcuni casi sono stati realizzati due piccoli scavi, paralleli: giusto per movimentare ancora di più le pedalate dei ciclisti.
«Gli scavi per la fibra, realizzati da due grandi player nazionali del calibro di Enel e Telecom – ha spiegato il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Simone Villa – rappresentano di sicuro una grande opportunità per la nostra città. Siamo consapevoli della loro invasività: nel corso del 2017 si sono contati centinaia di interventi. Nel corso di alcuni mesi sono stati attivi anche 60 cantieri contemporaneamente». Due i problemi che l’amministrazione sta fronteggiando: l’altissimo numero di cantieri in attività e la qualità dei rappezzi, non sempre ottimale.
«Stiamo lavorando per ridurre l’impatto e il disagio delle operazioni – ha precisato ancora Villa – e stiamo progettando il ripristino definitivo del manto stradale: se, negli snodi e lungo le arterie più delicate della città alcune riasfaltature sono previste già dalla prossima primavera, negli altri casi è probabile che si aspetti la fine della campagna di interventi, prevista per i primi mesi del 2019».