Scattano i controlli sui passi carrai Limbiate: a caccia di chi non paga

A Limbiate la polizia locale controlla i passi carrai per capire chi paga e chi invece fa il furbo. Parte la mappatura per avere i dati, fermi al 1996. Poi avverrà la regolarizzazione. I controlli sono partiti dal quartiere Ceresolo.

La mappatura dei passi carrai iniziata il mese scorso al quartiere Ceresolo, dove fino ad ora sono stati censiti 180 cancelli, non è certo passata inosservata e ha messo in subbuglio la popolazione. Qualche residente, vedendo gli agenti fotografare l’ingresso della sua casa, si è allarmato e ha chiesto spiegazioni. In realtà l’intento degli uomini in divisa non è sanzionatorio ma solo informativo poiché i dati a disposizione del Comune sono fermi al lontano 1996.

«Il primo sopralluogo– dichiara Riccardo Alberti, assessore con delega ai Lavori pubblici e alla Mobilità– serve per acquisire i dati relativi ai proprietari, corredando di rilievi fotografici la struttura esistente. Successivamente, dopo avere verificato la compatibilità con le norme urbanistiche, si individueranno i passi carrai ad oggi regolarmente autorizzati. I titolari dei passi carrai attualmente non a norma verranno invitati dalla Polizia locale a regolarizzare il loro accesso e riceveranno la relativa autorizzazione».

La legge infatti prevede il pagamento di una tassa che può essere versata ogni anno, oppure una volta per sempre corrispondendo una cifra pari a 20 volte l’importo annuale. Non tutti però sono costretti a mettersi in regola e ad aprire il portafoglio. «Mentre per gli accessi per i quali sussiste un marciapiede con relativo scivolo – chiarisce Riccardo Alberti – il pagamento della tassa è obbligatorio, per i passi carrai a raso, e quindi senza marciapiede, non vi è obbligo al pagamento ma non potrà essere impedita la sosta dei veicoli sul tratto di strada davanti all’uscita del proprio accesso». L’importo economico della tassa non è ancora stato definito e dovrà essere approvato dal consiglio comunale.