Matteo Salvini all’ex Palazzo del Mobile di Desio. Martedì 5 settembre il leader della Lega nord si presentato nel tardo pomeriggio nello spiazzo dell’edificio abbandonato dove settimana scorsa si è consumata una violenza ai danni di una 17enne. L’episodio ha portato all’arresto di un 22enne immigrato irregolare e alla denuncia di altre tre persone.
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Salvini, accolto da un centinaio di persone, tra cui la maggior parte militanti del partito, ha imbracciato il megafono e ha scandito le sue parole d’ordine, rivolte in questo caso all’amministrazione desiana: «Siamo venuti una volta a Desio – ha detto – siamo venuti due volte, adesso è la terza. Se il Comune non si sveglia, la prossima volta torniamo con la ruspa e lo tiriamo giù noi questo palazzo». Applausi dai supporter, ma anche qualche contestazione da parte di un piccolo gruppo di cittadini, che Salvini ha invitato a portarsi a casa gli immigrati, “se vi piacciono così tanto”. Naturalmente non sono mancate le foto e i selfie di rito sullo sfondo di un manifesto dei giovani padani che recitava: “Più sicurezza, meno degrado”. Nel frattempo nessuna novità sul palazzone oramai in condizioni fatiscenti che ospita da tempo senza tetto e disperati. Il sindaco Corti, già la scorsa settimana aveva fatto sapere di aver inviato l’ennesima lettera alla proprietà dell’immobile per la chiusura e la messa in sicurezza. Lettera che per il momento è rimasta morta.