Roche regala a Monza una foresta mangia-anidride: sarà a Sant’Albino

La giunta di Monza accetta il regalo del gruppo farmaceutico Roche: una foresta di 100 alberi per abbattere almeno un po’ l’anidride carbonica e contribuire a ripulire l’aria. Il Comune ha scelto 1.800 metri quadri a Sant’Albino.
La Roche  a Monza
La Roche a Monza Fabrizio Radaelli

Il gruppo farmaceutico Roche regala una foresta a Monza, a Sant’Albino: lo racconta una delibera della giunta comunale che accetta l’offerta ambientale della multinazionale di casa in viale Stucchi. L’offerta risale a maggio, quando Roche Group Italy “ha proposto di riforestare un’area, da identificarsi all’interno del territorio comunale, mediante acquisto, messa a dimora e manutenzione per un periodo pari a due anni” di cento alberi forestali autoctoni”, si legge nel docoumento.

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A gestire direttamente l’operazione su incarico del gruppo sarà AzzeroCO2 affiancata dai tecnici comunali: si tratta di una società costituita da Legambiente e Kyoto Club “che ha scelto di definire una nuova proposta per la riqualificazione di aree degradate o a rischio di dissesto idrogeologico, al fine di proporre un’alternativa valida e maggiormente flessibile con un evidente beneficio per gli enti locali territoriali, svolgendo un’azione di mitigazione degli impatti ambientali sul territorio”.

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Il Comune ha scelto un’area non lontana da Roche: si tratta di 1.800 metri quadrati di Sant’Albino e per una città come Monza che respira una delle peggiori arie d’Europa, non può che essere una buona notizia. D’altra parte la giunta annota come “il progetto oltre a contribuire alla riqualificazione urbana, rientra tra le azioni di miglioramento della qualità dell’aria che il Comune di Monza intende intraprendere”.