È stata ritrovata a Monza l’urna cineraria rubata sabato pomeriggio da un’abitazione a Carnate. Le ceneri di Antonio Martino erano state gettate in un prato vicino all’Esselunga di viale Libertà, i ladri se ne sono liberati dopo aver cercato di aprirla. A dare la notizia è stata la figlia Katia Martino che nei giorni scorsi, oltre a denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine, aveva lanciato un appello sui social, rivolgendosi anche ai ladri.
«Le ceneri del mio papà sono tornate a casa!», ha scritto la donna, che ha raccontato di aver ricevuto alle 9 di mercoledì un messaggio della polizia che comunicava di aver ritrovato un’urna e chiedeva di andare a identificarla.
«Appena vista, ho riconosciuto che era del mio papà e la felicità che abbiamo provato io, mamma e i miei fratelli Daniele e Nunzio al telefono è indescrivibile – ha continuato – La gioia era nei volti dei poliziotti che l’hanno ritrovata e che non finirò mai di ringraziare: Pietro Cavallo e Nicola Albertini, che per me sono diventati due Angeli e sarò sempre grata. Io e mia mamma li abbiamo seguiti alla Questura di Monza dove tutti sapevano della mia vicenda e nei loro volti c’era tanta felicità. Grazie veramente a tutti coloro che ci hanno aiutato in queste ore con le ricerche concedendoci spazio e attenzione per trovare le ceneri di mio papà».
Al telefono Martino è molto emozionata e sottolinea anche come «seppur abbiano rubato altri gioielli sabato pomeriggio nella nostra abitazione mentre eravamo assenti, la cosa più importante è tornata a casa. Tutto il resto passa e va, mentre mio padre rimane per tutta la mia famiglia. Non riesco a esprimere solo con le parole tutta la gioia che abbiamo nel cuore, quando abbiamo appreso la notizia».
Ora l’urna recuperata è stata portata a Milano per essere aggiustata perché i ladri hanno provato a forzarla e perché deve essere riattaccata l’etichetta col nome del defunto.
«Ringrazio anche l’ispettore Sandro Di Girolamo per la tenerezza e la gentilezza data alla mia mamma. La riconoscenza che intendo dimostrare oggi è ben poca cosa a confronto di ciò che hanno fatto per noi. Ringrazio i Carabinieri della squadra mobile di Vimercate che la sera stessa del furto hanno fatto girare le foto dell’urna. Ringrazio i Carabinieri di Bernareggio e i Carabinieri di Arcore. Grazie di cuore a tutti i giornalisti che hanno preso a cuore la mia disavventura pubblicando un articolo».