Ritratti dei benefattori del San Gerardo di Monza: l’Irccs rilancia la tradizione, con Brera

L'Irccs di Monza vuole rilanciare la tradizione iniziata nel 1600 e proseguita fino ai primi del Novecento. Intesa con l'accademia di belle arti.
Il ritratto di Umberto I della quadreria del San Gerardo di Monza
Monza Ville aperte in occasione della manifestazione voluta da provincia e fai sarˆ aperta ai visitatori la quadreria dell ospedale san Gerardo La raccolta comprende numerosi ritratti di benefattori monzesi ballottaggio Mascia-Sartini Il ritratto di Umberto I della quadreria del San Gerardo di Monza

Trecento opere, principalmente ritratti, dal 1600 ai primi anni del Novecento. È un piccolo tesoro poco conosciuto la quadreria dell’ospedale San Gerardo che conserva opere di Mosè Bianchi, del fratello Gerardo e del padre Giosuè, di Emilio Borsa, Eugenio Spreafico, Pietro Tremolada, Emilio Parma è stata oggetto di un approfondimento storico e di un programma di manutenzione a cura di Gabriella Mantovani, il trasferimento delle opere dal San Gerardo Vecchio all’ospedale Nuovo e l’esecuzione degli interventi manutentivi necessari a mantenerne lo stato di conservazione.

Benefattori del San Gerardo di Monza: ritratti d’accademia con Brera

Prelati, aristocratici ed esponenti della borghesia imprenditoriale che hanno contribuito al successo economico della città di Monza e del suo territorio arredano gli uffici del terzo piano di Villa Serena e raccontano donazioni importanti all’ente. Nell’ufficio del presidente dell’Irccs c’è anche un ritratto di grandi dimensione di Re Umberto che sostenne la costruzione dell’ospedale. Ora c’è l’intenzione di riprendere la consuetudine dei ritratti gratulatori grazie ad un accordo con l’Accademia di Brera. «Incaricheremo gli studenti di ritrarre i nostri benefattori – spiega il presidente di Irccs – il primo ritratto vorrei che fosse per Giovanni Verga e il suo impegno a favore dei reparti materno-infantili».