È stato riaperto sabato 30 marzo il traffico ciclopedonale sul ponte San Michele sull’Adda (sul quale viaggiano i treni della Bergamo-Milano via Carnate e uno dei nodi strategici per la Brianza monzese di collegamento tra una sponda e l’altra del fiume). «Rete Ferroviaria Italiana, società del Gruppo FS Italiane, ha completato, con lieve anticipo rispetto al cronoprogramma, la prima fase dei lavori dell’opera – si legge nella comunicazione ufficiale dell’evento -. Grazie a una prima fase di rinforzo della struttura e alla realizzazione di una carreggiata di 3,5 metri di larghezza, saranno a disposizione dei cittadini dei territori interessati una corsia pedonale e una pista ciclabile a doppio senso di circolazione». Al taglio del nastro presenti Claudia Terzi, assessore alle Infrastrutture e Trasporti di Regione Lombardia, Michele Pellegrini, sindaco di Calusco D’Adda, Renzo Rotta, sindaco di Paderno D’Adda, e Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana e commissario per la realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria del ponte San Michele.
Nelle attività di cantiere sono stati impegnati complessivamente 40 fra ingegneri, tecnici e operai di Rfi e delle ditte appaltatrici, per un totale di circa 75mila ore di lavoro complessive. Le lavorazioni sono state fatte senza soluzione di continuità nelle 24 ore, utilizzando un innovativo sistema di ponteggi sospesi che ha permesso di lavorare con agilità a 85 metri di altezza. «Si apre ora la seconda fase del cronoprogramma dei lavori – fa sapere Rfi – che interverranno sulla restante parte della struttura. La riapertura del ponte al traffico stradale è confermata per il 7 dicembre 2019 mentre la circolazione ferroviaria riprenderà a novembre 2020». L’importo complessivo dei lavori è di circa 21,6 milioni di euro, di cui 1,6 milioni finanziati da Regione Lombardia.
Sullo sfondo rimane il nuovo ponte ferroviario sull’Adda, annunciato nel piano di investimenti di Rfi per la Lombardia a Milano: «Cercheremo di inserirlo nel nuovo accordo di programma con il ministero – ha spiegato l’ad Gentile -. Non siamo neppure alla fase della presentazione, è un’idea, che presenteremo agli enti competenti».