Renate: serata di Ramadan in oratorio, le critiche della Lega

A Renate l'associazione "La pace" organizza in oratorio una "serata di Ramadan insieme". Critiche della Lega, il sindaco: "Comune non coinvolto".
Ramadan iftar - Image by rawpixel.com on Freepik
Ramadan iftar – Image by rawpixel.com on Freepik

Una serata di Ramadan insieme” è l’iniziativa organizzata dall’associazione di Renate “La pace” per venerdì 5 aprile. L’evento, alla sua prima edizione, verrà ospitato nel cortile dell’oratorio San Giovanni Bosco a  partire dalle 18.
«Sarà una serata aperta a tutta la comunità – ha spiegato Adam Tamati, vicepresidente dell’associazione che ha sede in via Roma – Vogliamo condividere con la cittadinanza un momento di  apertura».

Renate: serata di Ramadan in oratorio, gli organizzatori invitano i sindaci e don Claudio

In programma il momento dell’iftar ovvero del pasto serale consumato dai musulmani che interrompe il digiuno quotidiano durante il mese del Ramadan. oltre alla possibilità di provare degli indumenti tradizionali come per esempio lo “thawb” e i tatuaggi all’henné.

«La serata è per tutti, senza limiti d’età – ha aggiunto Tamati – Per ragioni organizzative chiediamo però di
prenotare
». In caso di pioggia infatti la manifestazione dovrà essere spostata all’interno. All’inizio della settimana le adesioni erano già una novantina.

«Abbiamo invitato anche i sindaci di Renate e Veduggio con Colzano e ovviamente il parroco don Claudio Borghi – ha concluso il vicepresidente dell’associazione “La Pace” – Abbiamo scelto il giorno della manifestazione proprio in virtù degli impegni di don Claudio perché potesse essere presente».

Renate: serata di Ramadan in oratorio, le critiche di Corbetta in consiglio regionale

Sull’opportunità di ospitare l’evento all’interno delle palestre comunali il sindaco di Renate Matteo Rigamonti ha diffuso nella mattinata di giovedì una nota stampa di diniego: «L’amministrazione comunale è totalmente estranea alla questione – ha infatti  sottolineato il primo cittadino renatese – Non è stata né coinvolta né informata riguardo a presunte richieste di utilizzo di strutture».

Nei giorni scorsi sull’appuntamento renatese si era espresso il capogruppo della Lega in Consiglio regionale Alessandro Corbetta.
«Celebrare il Ramadan in oratorio? Mi sembra davvero inopportuno che un luogo simbolo di aggregazione cristiana ospiti la festa di fine Ramadan – ha infatti dichiarato il consigliere regionale – L’oratorio è un centro legato alla parrocchia e quindi alla Chiesa Cattolica. Può e deve anche essere un luogo di dialogo, ma non certo di celebrazione di riti legati ad altre religioni come il Ramadan. Sarebbe un po’ come celebrare la Pasqua in una Moschea, che senso ha? Ci chiediamo se il parroco di Renate abbia seriamente valutato l’opportunità, anche simbolica, di concedere l’oratorio alla comunità islamica del nostro territorio per celebrare una festa così rappresentativa dell’Islam».

Renate: serata di Ramadan in oratorio, la replica del centrosinistra

A distanza di poche ore è arrivata via social la risposta di Vincenzo Di Paolo, capogruppo in Provincia per il centrosinistra: «Ma che ne sa Corbetta di che cosa rappresenta veramente un oratorio. Che non è solo “luogo di aggregazione cristiana” ma luogo di incontro, apertura, educazione religiosa e civica. Siamo tutti figli di Abramo. Fratelli nella fede. Cristiani e musulmani. È l’insegnamento profondo della dottrina cattolica che Corbetta vorrebbe difendere e che forse non conosce.  Penso che la scelta dell’oratorio di Renate di ospitare una festa per la fine del Ramadan sia una scelta bella, saggia. Che paura abbiamo ad aprirci al confronto con altre fedi o altre esperienze spirituali? Questi incontri arricchiscono. E rafforzano la convinzione del dialogo interreligioso come via principale per la pace di cui oggi c’è indispensabile bisogno».