Il consiglio regionale della Lombardia ha respinto con 46 voti contrari e 24 favorevoli (72 presenti, 1 astenuto, 1 non ha partecipato al voto) la mozione di censura all’assessore alla Sicurezza Romano La Russa, che era stata presentata dal gruppo Pd (primo firmatario il capogruppo Fabio Pizzul) e sottoscritta da numerosi consiglieri dei gruppi della minoranza dopo la fotografia che immortalava l’assessore in un saluto fascista a un funerale.
Per essere approvata la mozione avrebbe dovuto raccogliere il voto favorevole della maggioranza assoluta dell’Assemblea.
Regione, mozione di censura dopo il saluto fascista a un funerale
Il documento si proponeva di stabilire la censura all’assessore, da parte del Consiglio regionale, “per aver partecipato all’atto di ‘appello fascista’ svoltosi durante un corteo funebre a Milano il 20 settembre, portando discredito a Regione Lombardia”.
Con anche la richiesta di revoca della nomina di assessore a Romano La Russa, avvenuta lo scorso 29 agosto dopo le dimissioni da assessore di Riccardo De Corato.
Regione, mozione di censura e reazioni
In conclusione nel testo era previsto l’impegno per i componenti della Giunta “a non partecipare a manifestazioni e atti che simboleggino ideali e principi in contrasto con i valori della Costituzione della Repubblica e delle istituzioni democratiche”.
Durante la discussione generale la consigliera Monica Forte (Gruppo Misto, presidente della commissione antimafia) ha dichiarato di non aver firmato la mozione e di voler esprimere un voto di astensione “perché, pur non avendo condiviso il gesto dell’assessore La Russa, ha ritenuto che non fosse il momento di fomentare polemiche e scontri”.
Regione, l’ingresso in consiglio di Lucente per De Corato
All’inizio della seduta consiliare l’Assemblea ha preso atto delle dimissioni da consigliere di Riccardo De Corato, eletto al Senato, e del conseguente subentro da parte del consigliere Franco Lucente.