Rebus area Cambiaghi, un nuovo progetto per piazza e viabilità: un edificio, una rotatoria e alcuni parcheggi salvi

Cambio di passo per l’area Cambiaghi, uno dei nodi irrisolti della città di Monza? C’è ottimismo sull’intesa che potrebbe portare come conseguenza il cambio definitivo di proprietà.
Piazza Cambiaghi
Piazza Cambiaghi Fabrizio Radaelli

La svolta in piazza Cambiaghi a Monza potrebbe essere vicina: la Edilcentro, proprietaria dell’area, dovrebbe presentare in Comune il progetto per la costruzione di una palazzina sul lato più vicino a via Visconti e per la sistemazione viabilistica della zona.

Il disegno, che segue la proposta di massima depositata lo scorso anno, prevede, tra l’altro, la creazione di una rotatoria tra le vie Visconti e Cernuschi utile anche a razionalizzare il traffico il giovedì quando la circolazione è appesantita dalla presenza del mercato.

Dal 1988. Il progetto, se sarà accettato dall’amministrazione, dovrebbe ricomporre una vicenda iniziata oltre trent’anni fa con la convenzione sottoscritta nel 1988 tra il municipio e l’immobiliare e mai completamente attuata anche a causa di un ricorso presentato nel 2000 dal privato che rivendica il rimborso di costi sostenuti per la sistemazione dell’area superiori a quelli pattuiti.

La firma sul nuovo accordo è fondamentale per il Comune, che tuttora non è proprietario della piazza, eppure nel corso degli ultimi quindici anni l’obiettivo è sfuggito alle diverse giunte che lo hanno inseguito proprio quando sembrava a portata di mano.

«È una questione da transare – afferma Giuseppe Longoni, il tecnico che collabora con la Edilcentro – noi siamo pronti e abbiamo presentato tutta la documentazione richiesta», indispensabile per ricostruire gli svariati passaggi avvenuti in oltre tre decenni.

La vicenda, già complessa, è ulteriormente intricata dallo stretto rapporto che lega il comparto alla ex Pastori e Casanova di via Dante: la proprietà, infatti, potrà costruire lungo via Visconti dirottando in Cambiaghi 2.500 metri quadri dalla tessitura abbandonata. Fino a pochi mesi fa il municipio ha, però, subordinato il via libera ai lavori sulla piazza alla presentazione di un piano per il recupero della fabbrica, in parte demolita a marzo. «Questo vincolo – assicura Longoni – è superato: ora le due aree possono marciare in modo indipendente».

Conseguenze. Al semaforo verde al progetto edilizio dovrebbe seguire la firma della convenzione per il passaggio della titolarità della piazza al Comune.

«La proprietà – spiega il vicesindaco Simone Villa – ha fatto un lavoro prezioso per ricostruire la storia. Il settore Patrimonio è pronto a sottoscrivere l’intesa» che dovrebbe prevedere una nuova regolamentazione del parcheggio interrato privato, ma che non cancellerà completamente gli stalli in superficie comparsi nel 2006: saranno mantenuti, assicura l’amministratore, alcuni posti lungo via Colombo che saranno controllati per evitare la sosta selvaggia. La giunta potrà, inoltre, avviare la riqualificazione del selciato sconnesso, pericoloso per i pedoni e per gli ambulanti, per la quale ha già stanziato 500.000 euro.

La sistemazione definitiva del comparto, secondo gli amministratori, dovrebbe contribuire ad allontanare gli sbandati che da qualche tempo, oltre ad abbandonare bottiglie e rifiuti, infastidiscono pesantemente i passanti.