Sembra che possa esserci un limite al peggio e invece ogni volta nel Parco delle Groane il limite viene spostato sempre un po’ più in là. Con la tradizionale e mensile pulizia del bosco, nei luoghi dello spaccio, i volontari del comune di Ceriano Laghetto oltre alle solite centinaia di siringhe, il sindaco di Ceriano Dante Cattaneo ed i volontari in servizio hanno trovato uno scooter rubato, una decina di biciclette (alcune delle quali anche in ottime condizioni, evidentemente erano state sottratte ai legittimi proprietari da poche ore per essere utilizzate dai portantini e dalle vedette anti forze dell’ordine), quattro decespugliatori professionali per rendere agevoli gli spostamenti nel verde e, addirittura, un generatore di corrente talmente pesante che per essere spostato sono dovute impegnarsi più persone.
E poi c’erano una tenda da campeggio ed i soliti immancabili salottini di attesa fatti con i fusti degli alberi sradicati. Il gruppo ha avuto anche incontri ravvicinati con alcuni tossicodipendenti: «Sono zombie», dice il sindaco Cattaneo, li disturbiamo con la nostra voglia di fare perché nelle giornate in cui il parco viene vissuto, anche per queste attività di pulizia, loro non possono comprare la loro dose oppure sono costretti a rincorrere i pusher in mezzo alla vegetazione».
Nell’occasione il primo cittadino torna a chiedere: «Che il prefetto dislochi l’Esercito con un presidio fisso anziché mobile nelle Groane perché come abbiamo appurato il grosso dello spaccio è ancora all’interno del bosco. Il presidio fisso va dislocato alla stazione Ceriano-Solaro per impedire a pusher e tossicodipendenti di sfruttarla come punto d’appoggio per le loro attività giornaliere».