Profughi in arrivo a Camparada: saranno ospitati in un edificio di una congregazione religiosa

Un «numero imprecisato» di migranti arriverà «entro le prossime due settimane» a Camparada. A renderlo noto il sindaco Giuliana Carniel . Saranno presumibilmente ospitati in un edificio delle suore di Maria Bambina inutilizzato da due anni.
Altri migranti in arrivo in Brianza
Altri migranti in arrivo in Brianza

Un «numero imprecisato» di migranti arriverà «entro le prossime due settimane» a Camparada. A renderlo noto il sindaco Giuliana Carniel che in un comunicato annuncia la notizia appresa, scrive: «contemporaneamente agli organi di stampa e alle Autorità ecclesiastiche» dal «prefetto della Provincia di Monza e Brianza, dottoressa Giovanna Vilasi».

Ad accogliere gli stranieri in arrivo, precisa il primo cittadino, sarà: «la Congregazione suore di carità Capitanio e Gerosa, dette “di Maria Bambina”» in un edificio di via Lario inutilizzato da due anni, una struttura di grandi dimensioni utilizzata in passato come ricovero per le religiose più anziane. La congregazione religiosa ha messo a disposizione lo stabile: «per una ospitalità non di breve periodo – scrive il sindaco – ad una delle cooperative che si è aggiudicata il bando di agosto 2015 pubblicato dalla Prefettura».

«L’amministrazione che rappresento – dice il sindaco, che fa riferimento ad una lista civica di centrosinistra – comprende la portata umanitaria dell’evento ed anche l’eventuale impatto che questo arrivo potrebbe comportare sul territorio camparadese». E chiede di conseguenza di mettere in atto immediatamente tre azioni: una verifica della idoneità dello stabile di via Lario, la messa in pre allarme delle autorità di pubblica sicurezza e soprattutto: «di verificare la disponibilità delle associazioni, inclusa l’unità pastorale, del territorio, a farsi carico dell’integrazione dei profughi visto che il nostro comune non possiede le risorse economiche e di personale atte a poter gestire in modo idoneo e continuativo tale evento».

Il primo cittadino annuncia anche l’intenzione di convocare una assemblea pubblica: «per riferire e confrontarsi in merito ai risultati e le eventuali proposte emerse e da raccogliere nell’interesse della comunità».