Primo incontro a Seregno tra amministrazione e nuovi comitati di quartiere

La novità segue la doppia tornata elettorale, che ha portato alla costituzione di sette comitati di quartiere in forma istituzionalizzata. Al via progetti di progettazione partecipata, mentre nel 2023 ci saranno novità in chiave sicurezza
Un momento del confronto in sala Gandini tra amministrazione e comitati di quartiere

Per la prima volta dopo la doppia tornata elettorale, svoltasi domenica 29 maggio e domenica 3 luglio, l’amministrazione comunale di Seregno ha incontrato lunedì 11 luglio nella sala Gandini di via 24 maggio i componenti dei direttivi dei sette nuovi comitati di quartiere (centro, Sant’Ambrogio, San Carlo, Lazzaretto e San Giuseppe, Santa Valeria, Ceredo, San Salvatore e Dosso), costituiti in una forma istituzionalizzata, sulla scorta dell’approvazione unanime da parte del consiglio comunale del regolamento di settore.

Comitati di quartiere: via alla progettazione partecipata

La serata è servita per fare il punto della situazione, alla vigilia dell’estate. La novità saliente dell’appuntamento risiede probabilmente in una comunicazione inerente il bilancio comunale. «Con la variazione che porteremo in discussione in aula a fine mese -ha spiegato il sindaco Alberto Rossi-, vogliamo avviare una piccola sperimentazione. Abbiamo allocato infatti la somma di 70mila euro complessivi, 10mila per ciascuno dei comitati già costituiti, a disposizione per progetti di partecipazione. Si tratta di un importo esiguo, da destinare magari ad un intervento come una piccola manutenzione, da decidere insieme». Nel successivo dibattito, è emerso anche l’input a pensare a stanziamenti legati alla consistenza numerica della popolazione. «I 10mila euro per comitato -ha commentato William Viganò, assessore ai quartieri, ma anche al bilancioservono per un’educazione ad una progettazione con soldi pubblici, un’educazione reciproca, perché anche noi come amministrazione abbiamo da imparare da questo punto di vista. In futuro, penso che la strada più corretta sia quella dei bandi, con criteri premianti stabiliti, in cui far rientrare la consistenza numerica della popolazione, ma anche ad esempio aspetti come l’estensione della superficie del quartiere o il valore del progetto proposto per un finanziamento».

Comitati di quartiere: novità per la sicurezza

Sempre Viganò, partendo da un’altra delega assessorile di sua competenza, quella che riguarda la sicurezza, ha quindi fornito un’altra anticipazione: «In questo contesto, il prossimo anno avvieremo un’altra sperimentazione, legata a politiche di quartiere con la polizia locale, attraverso gli agenti di quartiere. Fin qui, non abbiamo potuto farlo, perché gli agenti prima erano troppo pochi. Adesso la progettualità può essere introdotta. Come assessore, ho l’abitudine di partecipare ai servizi delle pattuglie nei quartieri. A San Carlo ed a Sant’Ambrogio mi sono sempre confrontato in queste occasioni con i presidenti dei comitati autocostituiti Guido Lotti e David Savoca, mentre d’ora in avanti lo farò con tutti i presidenti dei comitati eletti». Per quanto riguarda infine Fuin e Consonno e San Rocco, i soli ambiti scoperti, qualcosa si sta muovendo, per arrivare nel breve ad una riapertura dei termini per la presentazione delle candidature.