Dopo un weekend caratterizzato da clima freddo e qualche pioggia, isolata alle nostre regioni più occidentali, il flusso perturbato atlantico si ritirerà più a nord lasciando una depressione tra la Spagna e il nord Africa mentre il freddo russo manterrà la sua posizione sull’Europa orientale. Sarà una ventata di aria primaverile con temperature che saliranno di diversi gradi fino a portarsi persino sopra media tra la Francia e le regioni alpine. Purtroppo tali condizioni non aiuteranno la già grave situazione che interessa gran parte del nord Italia soprattutto il Nordovest che versa in un stato di deficit idrico senza precedenti a causa della totale mancanza di precipitazioni nell’arco dell’intera stagione invernale.
L’anticiclone africano sarà garanzia di stabilità ma non sempre di cieli sereni, il minimo iberico e in parte ancora qualche infiltrazione di aria fresca in quota dai Balcani riusciranno a formare degli addensamenti nuvolosi sparsi in grado di coprire parzialmente il sole. Annuvolamenti che saranno più probabili sulle regioni occidentali, essenzialmente Sardegna, Nordovest e forse medio alto Tirreno e parte dello Ionio che all’inizio della settimana, quindi lunedì-martedì potrebbero accompagnarsi a qualche debole precipitazione. «La situazione dopo mercoledì-giovedì resta ancora dubbiosa ma si fa avanti l’ipotesi che la saccatura russa possa tornare a spingere verso l’Italia andandosi a raccordare intorno alla fine della seconda decade 19-20 marzo con il minimo iberico» fanno sapere da 3bmeteo.com.
Se l’ipotesi verrà convalidata potremmo andare incontro a una nuova ondata di freddo, asciutto sulle regioni centro settentrionali e accompagnato invece da piogge e nevicate su quelle meridionali. Seguite i prossimi aggiornamenti.