Presunta truffa immobiliare a Monza: «Firmato il contratto d’affitto sono spariti con la cauzione»

Denuncia ai carabinieri dopo che, firmato un contratto di affitto e versati tre mesi di deposito cauzionale, gli interlocutori sono spariti
L'affitto mette in difficoltà troppe famiglie
Un cartello di affitto (immagine di repertorio)

“Incassato il deposito cauzionale per la casa in affitto non ha più risposto alle mie chiamate”: presunta truffa immobiliare a Monza. A raccontarla una trentenne monzese che ha presentato una denuncia ai carabinieri. A fare da specchietto per le allodole – secondo quanto raccontato dalla donna – sarebbe stata la proposta in locazione di un bilocale in un condominio in centro. “L’annuncio online, pubblicato su un portale specializzato, mi ha colpito – racconta – L’interlocutore si è interfacciato esclusivamente via chat e si è dimostrato subito disponibilissimo. Ha risposto a tutte le mie domande fino a fissare una visita all’appartamento, avvenuta a fine settembre”.

Monza, la vittima di una presunta truffa immobiliare: “L’ultimo messaggio è stato “bonifico ricevuto” poi il silenzio”

All’appuntamento si è presentata una donna “di 35, 40 anni, italiana, che mi ha mostrato l’appartamento e il box, entrambi ben tenuti” prosegue la vittima. “Interessata a procedere con il contratto d’affitto sono stata invitata, ancora via chat, a inviare una copia di una busta paga”. Trascorso qualche giorno, dopo la richiesta di una copia del documento di identità è stato perfezionato il contratto: “che mi è stato inviato insieme alle attestazioni energetiche e alla visura camerale. Per il versamento dei tre mesi di deposito cauzionale mi è stato fornito un Iban intestato a un’altra persona“. Firmato il contratto e versati 2.100 euro, tre mesi di deposito cauzionale: “mi è arrivato un ultimo messaggio “bonifico ricevuto””.

Monza, presunta truffa immobiliare: la denuncia ai carabinieri

I dubbi per la trentenne sono iniziati quando ha ricontattato l’interlocutore per chiedere conto delle volture dei contratti di luce e gas. Nessuna risposta. “Ho riprovato più volte con i messaggi, poi l’ho chiamato ma è sempre scattata la segreteria telefonica”. A quel punto, disperata, si è rivolta alle forze dell’ordine. “So che molto difficilmente tornerò in possesso dei miei soldi – dice – ma spero solo che i responsabili siano individuati e voglio che si parli di quanto mi è accaduto per evitare che altre persone facciano la mia stessa fine”.

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