Perquisizioni della Guardia di Finanza anche nella provincia di Monza e Brianza, oltre che in quelle di Milano, Novara e Piacenza, mercoledì 3 luglio, nei confronti di imprese che risulterebbero coinvolte in indagini coordinate dalla Procura milanese ed eseguite dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lodi, con la collaborazione del Settore Contrasto Illeciti dell’Agenzia delle Entrate, per una presunta somministrazione illecita di manodopera.
Presunta somministrazione illecita di manodopera, sequestro preventivo a una società di logistica
Le perquisizioni dei militari economici sono legate a un sequestro preventivo d’urgenza disposto dalla Procura della Repubblica di Milano nei confronti di una società leader nel settore dei servizi logistici per l’importo complessivo di oltre 83,9 milioni di euro che sarebbe ritenuto “profitto indebitamente ottenuto attraverso la realizzazione di una complessa frode fiscale”.
Presunta somministrazione illecita di manodopera, le “società serbatoio”
La presunta frode fiscale sarebbe derivata da un “indebito utilizzo” da parte della società di logistica, considerata “beneficiaria finale”, di “fatture per operazioni giuridicamente inesistenti”, spiegano le Fiamme gialle, “a fronte della stipula di fittizi contratti d’appalto in luogo di contratti di somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore”. Sempre secondo le indagini sarebbero state emesse “e successivamente utilizzate dalla società beneficiaria” fatture false per un imponibile complessivo di oltre 382,6 milioni di euro.
Secondo quanto ricostruito, i rapporti di lavoro con la società committente sarebbero stati “schermati” da consorzi e cooperative “filtro”, che a loro volta si sarebbero avvalsi di diverse cooperative e società “serbatoio di manodopera” che avrebbero “sistematicamente omesso i previsti adempimenti tributari, previdenziali e assistenziali” dicono ancora i finanzieri.