Lunedì 19 settembre, capolinea della Linea 3 del metrò (fra Bruzzano e Cormano), ore 18. Questo l’appuntamento organizzato dalla Lega per il presidio di sindaci, consiglieri regionali e per il comitato che in questi mesi hanno lavorato per salvare il tram Milano-Limbiate dalla sospensione.
Il presidio, previsto in orario di massimo afflusso di pendolari in uscita dalla metropolitana e fermi in attesa del tram, servirà per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del rischio cancellazione del trasporto su ferro lungo la tratta che unisce il quartiere Comasina con Limbiate, in attesa che partano i lavori della nuova metrotranvia.
Il tram Milano-Limbiate e le ricadute sulla Comasina
Il timore è che, sostituendo il FrecciArancio con i bus che già oggi coprono alcune fasce orarie del servizio Milano-Limbiate, si vada a riempire l’asta stradale della Comasina di mezzi ingombranti, rumorosi e inquinanti. E il tutto a tempo indeterminato, visto che la data inizio lavori della metrotranvia è slittata in avanti in attesa del via libera del necessario extra budget richiesto. E che attualmente è al vaglio del Ministero.
Limbiate, Varedo, Senago e il tram
I sindaci attendono l’ok all’aumento del finanziamento, ma nel frattempo per tutta l’estate da Milano è trapelata la scelta di sospendere la Milano-Limbiate a tempo indeterminato, causa diminuite condizioni minime di sicurezza della tratta. In particolare, il tratto tra Limbiate e Varedo è risultato non garantire le minime condizioni di sicurezza, mentre la tratta a sud da Senago al capolinea ha avuto lavori di manutenzione straordinaria negli anni passati. Il budget per potere fare interventi minimi di manutenzione è stato calcolato nella misura di 6 milioni circa. In caso di mancato reperimento della cifra necessaria, la Milano-Limbiate è destinata alla cancellazione fino all’inizio lavori della metrotranvia.