La sede di Gelsia Ambiente a Desio, il presidio ospedaliero di Desio, il palazzo municipale di Lissone, il centro ricreativo per anziani Colori della Vita di Lissone, l’Itc ed il Pacle Morante di Limbiate ed il centro sportivo della Porada di Seregno sono i sei ambiti che sono stati prescelti per un’indagine a titolo sperimentale, nell’ambito del progetto “Punto di Svolta”, promosso da Creda Onlus, con la partnership di Gelsia Ambiente, società che fa capo ad Aeb, ed il sostegno della Fondazione Cariplo. La finalità è definire modalità operative concrete, per favorire una riduzione dell’utilizzo della plastica monouso, soprattutto in contesti collettivi: la valutazione dei risultati ambientali sarà poi compito di Fondazione Politecnico. La novità è stata illustrata la scorsa settimana a Seregno, all’interno delle iniziative inserite nel cartellone della “Seregno Sport Week”, in un incontro ospitato dal Gelsia Village di piazza Risorgimento.
“Punto di Svolta”: il progetto illustrato nel dettaglio
«Nel progetto è direttamente coinvolta Gelsia Ambiente -si legge nella presentazione, sul sito internet www.puntodisvolta.org-, un’azienda che si occupa dei servizi di raccolta dei rifiuti solidi urbani su un territorio complessivo di 190 chilometri quadrati e con un bacino di utenza di circa 460mila persone nel nord milanese. Sono state scelte sei situazioni esemplari, che presentano una buona diversità in termini di frequentazione, tipologia di attività svolte e problematiche di produzione di rifiuti in plastica monouso e dove produrre un cambiamento attraverso il coinvolgimento di tutte le parti. Il risultato collettivo e significativo dal punto di vista territoriale è raggiunto grazie alla tipizzazione e riproducibilità delle situazioni emblematiche scelte ed alla realizzazione di linee guida per sperimentare azioni simili in contesti analoghi». La filosofia guida del percorso muove dalla consapevolezza che la diffusione della plastica sia un problema complesso da gestire e dalle molteplici sfaccettature, poiché è necessaria, ma in gran parte soggetta ad un utilizzo breve, legato al tempo di consumo del prodotto. Il contenitore in plastica diventa presto un rifiuto e gli ambiti comunitari, in questa ottica, sono stati considerati ideali per un approfondimento, perché spesso nei loro contesti non si opera la raccolta differenziata e si ricorre alla plastica monouso in modo eccessivo, con produzioni di rifiuti su cui non si riesce ad incidere. L’obiettivo del monitoraggio è la raccolta di indicazioni per creare case history e best practice, da trasferire in altre situazioni, in modo da consentire un cambiamento realmente significativo.
“Punto di Svolta”: un gioco per sperimentare azioni virtuose
Da evidenziare è infine che, sempre sul sito internet del progetto, il singolo cittadino, nella sezione “Mese della svolta”, ha la possibilità di partecipare ad un gioco, che in questo mese di giugno gli permette di sperimentare azioni virtuose per la sostituzione della plastica monouso.