Presentato a Seregno Giovanni Dongiovanni, nuovo comandante della polizia locale

Il successore di Maurizio Zorzetto, 41 anni, arriva da Desio, sede che ha appena lasciato. Il sindaco Rossi lo ha scelto su base fiduciaria, dopo una procedura ad evidenza pubblica
Da sinistra, il sindaco Alberto Rossi, il comandante Giovanni Dongiovanni e l’assessore William Viganò

A poco più di un mese dall’avvio della sua esperienza seregnese ed a pochi giorni dal termine dell’iniziale coabitazione con Desio, sede che ha appena lasciato, l’amministrazione comunale di Seregno ha presentato mercoledì 7 dicembre, a palazzo Landriani-Caponaghi, Giovanni Dongiovanni, 41 anni, nuovo comandante del corpo della polizia locale, scelto su base fiduciaria dal sindaco Alberto Rossi, dopo una procedura ad evidenza pubblica, culminata con l’individuazione di una terna di candidati da parte di un’apposita commissione.

Polizia locale: impressioni ed obiettivi di Dongiovanni

«La prima impressione è di essere entrato in un’eccellenza -ha spiegato Dongiovanni-. Seregno del resto negli ultimi anni si è conquistata un ruolo di primo piano nel mondo della polizia locale, grazie ad investimenti che non trovano riscontro in altre realtà della Lombardia. Subentro ad un comandante come Maurizio Zorzetto, che ha saputo ottenere risultati lusinghieri, con l’obiettivo di fare uno step aggiuntivo». L’approfondimento è quindi proseguito: «Il recente intervento nell’area dell’ex Dell’Orto Carburatori ha dimostrato come gli operatori siano pronti e capaci di dialogare con altri corpi, nel caso specifico la polizia provinciale. Da quando mi sono insediato, sto leggendo gli atti e mi sento di dire che, per il controllo della movida, che richiede la necessità di contemperare il diritto al lavoro ed il diritto al riposo, le operazioni condotte siano state di rilievo assoluto. Nell’ultimo periodo si sono avvicendati in poco tempo tre comandanti, ma questo in assoluto non è un disvalore, anzi. Con Cristina Ruffa, che ha preceduto Zorzetto, è cominciato il progetto del controllo del vicinato, che sta assicurando ottimi riscontri». L’attenzione si è infine concentrata sul rapporto con la popolazione: «Gli anni della pandemia hanno cambiato il nostro rapporto con la città. Io da giovane sono stato anche agente di prossimità, ruolo che mi ha insegnato a capire meglio i cittadini».

Polizia locale: i commenti degli amministratori

Per parte sua, l’assessore alla sicurezza William Viganò è tornato sul tema delle aree produttive dismesse: «Sono tutte in monitoraggio, in modo particolare quelle oggetto di intrusioni da parte di non aventi diritto. Fondamentale è il ruolo delle proprietà private, con cui spesso il confronto risulta difficoltoso. Ma, ad esempio, per l’edificio all’angolo tra via Colzani e viale Edison il dialogo alla fine ha prodotto l’esito sperato». Il sindaco Alberto Rossi ha invece evidenziato che «dopo la notizia della partenza di Zorzetto, ci siamo attivati per assicurare un passaggio di consegne il più veloce possibile. Con Zorzetto, è iniziato un rinnovamento del corpo, con l’abbassamento della sua età media. Dongiovanni può garantire ora, con i suoi metodi di lavoro, una crescita ulteriore». Tra le novità alle viste, un concorso, per cui sono arrivate centoquindici domande, per l’assunzione di tre agenti, cui se ne aggiungerà poi un quarto. La sua graduatoria servirà per il rimpiazzo delle uscite già concretizzate o che si concretizzeranno.