Precipitò in cantiere a Verano Brianza e morì a 58 anni dopo sette mesi, in due a processo

Indagati per concorso in omicidio colposo il capocantiere e il responsabile dell’impresa edile incaricata della costruzione, familiari parti civili. Area ancora sotto sequestro preventivo
Verano Brianza incidente lavoro precipitato in cantiere
Verano Brianza incidente lavoro precipitato in cantiere

A processo il capocantiere e il responsabile dell’impresa edile incaricata della costruzione del complesso residenziale-commerciale di via Preda 7, a Verano Brianza. L’area era stata scenario il 13 maggio 2021 di un gravissimo incidente sul lavoro.

Un uomo di 58 anni, Nazzareno Cristofalo, era precipitato nelle fondamenta in costruzione. Un volo di un paio di metri che gli aveva procurato serie conseguenze, nell’impatto col suolo aveva battuto la testa. All’epoca dei fatti il muratore di origini calabresi era stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Gerardo di Monza in codice rosso ed era poi stato ricoverato nello stesso nosocomio in terapia intensiva neurochirurgica. A sette mesi dalla caduta, nella notte tra sabato 18 dicembre e domenica 19 dicembre, era poi mancato all’affetto dei suoi cari in seguito a un malore.

Verano Brianza, la moglie e i due e figli parti civili

Il Pubblico Ministero incaricato del caso aveva disposto nel dicembre 2021 delega all’Ats per reperire le cartelle cliniche dell’uomo nei diversi ospedali dove era stato ricoverato nei mesi compresi tra l’incidente sul lavoro e il decesso e altresì l’esame autopico della salma. Nel dibattimento aperto nel maggio di quest’anno al tribunale di Monza si sono costituiti parti civili, davanti al giudice Gianluca Polastri, la moglie di Cristofalo e i due figli della vittima, di 21 e 24 anni.

L’accusa nei confronti dei due imputati ovvero il capocantiere residente in provincia di Bergamo e il responsabile dell’impresa edile residente in provincia di Brescia è di concorso in omicidio colposo e consiste nell’aver omesso di disporre un parapetto e un tavolato fissato solidamente per coprire un’apertura nel cantiere, una cosiddetta bocca di lupo, all’interno della quale il lavoratore era poi precipitato.

Verano Brianza, cantiere fermo, area sottoposta a sequestro preventivo

Il pubblico ministero Carlo Cinque ha ottenuto il respingimento delle richieste della difesa che aveva presentato prima un’eccezione preliminare ritenendo la nullità del rinvio a giudizio per carenze e inesattezze nel capo di imputazione e poi un’altra eccezione sull’inutilizzabilità della perizia autoptica sulla vittima in quanto non era stato possibile per la difesa nominare un consulente di parte.

Si tornerà in aula a settembre per le prime testimonianze nel frattempo il cantiere di via Preda resta fermo. L’area era stata sottoposta a sequestro preventivo in seguito al sopralluogo effettuato dal personale dell’Ats nel maggio 2021 salvo poi essere riconsegnata ai proprietari dopo poche settimane.