Posti di lavoro, progetti, rincari: i dubbi delle minoranze sulla piscina di Seregno. Rossi: «Con InSport opportunità di rilancio»

Scontro tra l’amministrazione del sindaco Rossi e i gruppi di minoranza di centrodestra sul nuovo gestore della piscina di Seregno, la società InSport.
Le piscine di Seregno
Le piscine di Seregno

È scontro tra l’amministrazione comunale e le minoranze di centrodestra sul futuro del centro sportivo della Porada, il cui comparto natatorio da settembre sarà gestito dalla InSport, la società che si è aggiudicata la gara di appalto promossa con la formula del project financing. A prendere posizione sono stati i gruppi di Noi per Seregno, Lega e Forza Italia, che in un comunicato stampa hanno domandato al primo cittadino «quali sono i soggetti che hanno messo a disposizione le fidejussioni a garanzia del contratto, per un futuro stabile dal punto di vista economico dell’impianto natatorio. Chiediamo al sindaco se abbia fatto fare degli approfondimenti certificati da parte degli enti preposti, per verificare la solvibilità della società che si appresta a gestire il centro, considerata l’ingente somma di soldi pubblici che l’amministrazione Rossi ha messo a disposizione per il suo ammodernamento». L’affondo è poi proseguito: «Riteniamo grave ed offensivo che questa amministrazione agisca sempre al limite dei confini previsti dai regolamenti comunali. Nel pieno delle vacanze, la società sembrerebbe che stia facendo colloqui con il personale di Aeb assegnato fino ad oggi alla gestione della piscina, offrendo contratti sportivi con minori tutele sociali rispetto al passato. Il sindaco deve assolutamente garantire una stabilità ed una tutela lavorativa a coloro che hanno lavorato in Aeb. Inoltre siamo perplessi sulle scelte di questa amministrazione, che ha dato in gestione ad un privato l’impianto natatorio, ma ha investito 900mila euro di soldi pubblici per opere edili, quali ad esempio degli scivoli d’acqua in una piscina olimpionica, punto di riferimento per l’attività agonistica in Brianza, ed un canone annuo di 100mila euro, che nel tempo andrà ad annullarsi, con i conseguenti problemi che si creeranno al Nuoto Club Seregno ed al Sincro Seregno, che si troveranno a pagare delle tariffe non più calmierate».

Immediata è stata la replica, sempre con un comunicato, del sindaco Alberto Rossi e dell’assessore alla Partecipate ed ai lavori pubblici Pinuccio Borgonovo: «Alle illazioni rispondiamo come nostra abitudine con i fatti, che possono essere appurati leggendo i documenti allegati alle delibere ed alle determine, che tracciano il percorso della concessione del centro natatorio. È chiaramente prevista la clausola sociale: “Il concessionario si impegna ad assorbire nel proprio organico il personale già operante presso il centro sportivo con contratto di lavoro subordinato, alle dipendenze del gestore uscente”. Immaginiamo che vi possano essere delle fatiche nella transizione, ma siamo convinti che il nuovo gestore saprà valorizzare anche il personale che collabora alla gestione dell’impianto con contratti diversi da quello di lavoro subordinato. Circa la verifica delle fidejussioni, non occorre che il sindaco si inventi procedure strane per andare a caccia di non si capisce bene che cosa. Le modalità di verifica sono espressamente normate ed affidate alla professionalità dei funzionari».

Chiara è la chiosa: «Ribadiamo la convinzione che il progetto di gestione avviato con InSport rappresenti, per il nostro centro natatorio, una straordinaria opportunità di rilancio. Il risultato che abbiamo ricevuto da chi ha amministrato in precedenza e che oggi fa solo illazioni è una struttura che ogni anno opera con perdite di centinaia di migliaia di euro. Con un intervento assolutamente coraggioso, stiamo lavorando per riportare al passo con i tempi il centro e la sua gestione».