Ponti sicuri: terminate le indagini sulla Milano-Meda, ora tocca a quello di “Realdino” a Carate

Operazione Ponti sicuri: dal 23 agosto al via le indagini geognostiche e geofisiche sul ponte di Realdino a Carate Brianza. Terminate le operazioni su quelli della Milano-Meda.
Il ponte di Realdino a Carate
Il ponte di Realdino a Carate

Concluse nei giorni scorsi le indagini geognostiche e geofisiche su tutti i quattro ponti della Milano-Meda, ora ci vorranno circa due settimane per l’elaborazione a tavolino dei dati rilevati in sito. Mentre in direzione Como si sono registrati alcuni disagi al traffico, l’assenza di impianti di telecomunicazioni interrati lungo la banchina in direzione Milano ha permesso di confinare il cantiere al margine della carreggiata, mantenendo di fatto, per buona parte dei giorni, la regolare percorrenza in tutte le corsie di marcia.

A partire dal 23 agosto, per circa due settimane, si proseguirà con le indagini geognostiche e geofisiche sul viadotto monumentale “Realdino” su fiume Lambro, in viale Trento e Trieste a Carate Brianza. Le operazioni verranno svolte alla base del pilone centrale e delle due fondazioni delle arcate, ragione per cui nessun disagio al traffico è previsto per la viabilità superiore di viale Trento e Trieste (SP6). Viceversa, le strade comunali sottostanti, vie Leonardo Da Vinci e Isonzo, saranno interessate da restringimenti di carreggiata, assicurando tuttavia la viabilità locale esclusivamente di tipo residenziale.

Ponti sicuri: terminate le indagini sulla Milano-Meda, ora tocca a quello di “Realdino” a Carate
Il ponte monumentale di Realdino

In particolare, le indagini geognostiche consisteranno in perforazioni verticali a carotaggio sino a profondità 20 m, con contestuale esecuzione di prove in sito e posa di piezometro. Le indagini geofisiche permetteranno invece la ricostruzione del sottosuolo sino a 30/40 m di profondità, attraverso la misura delle onde superficiali registrate da una serie di geofoni posti lungo stendimenti rettilinei di circa 50 m e collegati a sismografi. A tali operazioni, necessarie per la verifica complessiva dello stato del viadotto, si è aggiunta l’implementazione dell’impianto di monitoraggio dinamico in continuo (24/24 h) ad alcuni piedritti del ponte e lo svolgimento, lo scorso giugno, di una breve campagna di rilievo traffico. Nel prossimo mese di settembre si proseguirà prima con lo svolgimento di specifiche indagini sui materiali costituenti la struttura, poi con la prova di carico finale. Dettagli in merito a tempistiche ed organizzazione di tali attività verranno successivamente comunicati.