Polmoniti nei bambini in Francia e Cina: a Monza non ci sono casi sospetti

Nessun caso di polmonite infantile sospetta a Monza dopo le notizie allarmanti che arrivano in questi giorni da Cina e Francia.
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Bambini salute Redazione online

Nessun caso di polmonite infantile sospetta a Monza. Lo dice il presidente dell’Irccs Fondazione San Gerardo Claudio Cogliati dopo le notizie allarmanti che arrivano in questi giorni da Cina e Francia.

Polmoniti nei bambini, in Francia e Cina infezioni cresciute a causa di un batterio scomparso in pandemia

Oltralpe, le consultazioni per questa infezione sono cresciute del 36% tra gli under 15 negli ultimi giorni. Sotto accusa, però, non è un virus, ma il ritorno di un batterio scomparso durante la pandemia, il Mycoplasma pneumonia, che sarebbe anche responsabile, almeno in parte, dell’esplosione delle malattie respiratorie in Cina.

«La situazione è monitorata – spiega Cogliati, pediatra di famiglia oltre che presidente dell’Irccs da gennaio scorso – ma non mi risultano casi sospetti e ricoveri al San Gerardo per polmoniti infantili. Possiamo dire che è tutto sotto controllo anche se, dopo quello che abbiamo vissuto con il Covid, una pandemia mondiale che nessuno poteva immaginare, è bene parlare con prudenza».

Polmoniti nei bambini, ricomparsa di un patogeno noto

A quanto riferiscono gli esperti dallo scorso mese di aprile c’è un aumento della circolazione mondiale di Mycoplasma pneumoniae, in particolare, in Asia, ma anche in Europa, non è una situazione simile al Covid perché si tratta solo della ricomparsa di un patogeno noto.

Polmoniti nei bambini, “gap immunitario” post pandemia nelle fasce più giovani

Dato che il batterio non circola in modo epidemico da 10 anni, è molto probabile che l’immunità verso questo agente sia diminuita. Ciò che più allarma gli infettivologi riguarda i rischi legati all’antibiotico-resistenza, farmaci con cui si tratta questa polmonite perché non ci sono informazioni sul tasso di resistenza agli antibiotici.

Il fatto che la polmonite colpisca soprattutto i bambini è stato spiegato con quello che è stato definito un “gap immunitario” post pandemia: una una drastica riduzione della circolazione di altri virus e batteri ha creato una coorte di bambini con poche difese immunologiche contro l’influenza, e altri virus respiratori.