Disagi da sovraffollamento e problemi di ordine pubblico alla stazione ferroviaria Lissone- Muggiò. Un viaggiatore accusa un malore e il convoglio sul quale avrebbe dovuto salire insieme a decine di pendolari, arrivato mancante di una vettura e con un’altra chiusa perché prenotata da una scolaresca diretta ad Expo da Monza, ritarda di 15 minuti la partenza, lasciando a terra numerosissime persone.
Scenario di incubo alla stazione ferroviaria nella mattinata di lunedì 28 settembre. Il sindaco di Lissone, Concetta Monguzzi, allertata da alcuni viaggiatori, si è recata personalmente alla stazione, ed ha avvisato i carabinieri della stazione di Lissone che si recheranno sul posto anche martedì e nei prossimi giorni per evitare possibili problemi di ordine pubblico. I gravi disagi di lunedì sono stati segnalati in un’articolata lettera che il primo cittadino lissonese ha inviato al presidente della Regione Roberto Maroni, all’assessore regionale alle infrastrutture Alessandro Sorte, nonché a referenti di Rfi, Trenord, Comitato Pendolari Milano- Como- Chiasso e al presidente della Provincia di Monza e Brianza, Gigi Ponti.
«L’episodio di lunedì- scrive il sindaco Monguzzi- segue ad analoga segnalazione di pochi giorni fa, il 24 settembre, relativamente ad altri episodi di sovraffollamento cronico, ora aggravati dalla presenza dei visitatori diretti ad Expo che ormai rendono invivibile e disumano l’uso della tratta nelle ore di punta del mattino. nella stazione di Lissone- Muggiò sono circa 300 gli utenti giornalieri dei treni 25025 e 25027 che tuttavia giungono già privi dello spazio fisico necessario ad imbarcare nuovi viaggiatori». Il sovraffollamento delle carrozze è stato calcolato nella intollerabile misura del 250%.
Il sindaco di Lissone ricorda poi la lettera del 16 marzo scorso in cui proponeva di programmare la fermata di Lissone per qualcuno dei treni regionali provenienti da Chiasso e da Como (in particolare istituire a Lissone una fermata del treno regionale 25203 Como- Milano e del RegioExpress 25261 Bellinzona Milano) che permetterebbero di accrescere notevolmente la portata dei passeggeri senza aumentare la frequenza dei convogli, né sovraffollate in modo intollerabile quelli già esistenti. Monguzzi chiede «un intervento concreto, un intervento decisivo per almeno alleviare una situazione che dura ed è a vostra conoscenza da ormai troppi anni» conclude all’indirizzo di Regione, Rfi, Trenord.