Picchiata in strada nel centro di Seregno: «Mi ha tirato un pugno ed è scappato»

Un’aggressione in centro città, a Seregno, e in pieno giorno. Un uomo si è avvicinato a una cinquantenne che camminava verso via Cavour e le ha sferrato un pugno sul braccio. Poi è scappato.
La cinquantenne mostra i segni dell'aggressione
La cinquantenne mostra i segni dell’aggressione Paolo Volonterio

Un’aggressione in centro città, a Seregno, e in pieno giorno. È incredibile quanto accaduto martedì della scorsa settimana in piano centro storico. I fatti si sono svolti martedì mattina intorno alle 11.15 in via Cavour all’altezza del civico 33. Protagonista suo malgrado è una cinquantenne residente in città.

È stata proprio Renata Dell’Orto a raccontare l’accaduto al Cittadino: «Come ogni mattina, anche martedì, pressappoco tra le dieci e le undici sono uscita di casa per fare qualche acquisto: il pane, il quotidiano e altri generi di piccola necessità. Camminavo verso via Cavour rasente la staccionata di un edificio in costruzione ed ero a pochi metri dalla mia meta quando un uomo di mezza età piuttosto grassottello, mi si avvicinato d’improvviso e mi ha sferrato un forte pugno sul braccio sinistro. Immediatamente dal dolore ho urlato. E lui è fuggito. Nei pressi c’era una signora che ha assistito alla scena sul lato opposto della strada. Si è subito avvicinata e mi ha chiesto come stavo. Poi l’ho vista rincorrere quell’uomo. Ma senza esito».

La scena è stata talmente repentina che altri testimoni al momento non hanno realizzato quanto avvenuto.

«Dolorante, stordita e impaurita – ha proseguito – ho fatto ritorno verso casa che era poco lontana. Dopo qualche ora ho iniziato a realizzare quanto mi era successo. Il braccio si era nel frattempo un po’ gonfiato ed è affiorato un piccolo ematoma. Ancora oggi sento male. A mente fredda mi sono rammaricata di non aver chiesto a quella signora di mezza età che mi si era avvicinata per il primo soccorso il suo nome. Approfitto di queste righe per chiederle pubblicamente di contattarmi, tanto da poter capire meglio l’accaduto e se per caso fosse in grado di fornirmi qualche ragguaglio in più su quell’uomo che mi ha aggredito».

Si è fatta anche delle domande. «Se voleva scipparmi poteva farlo tranquillamente perché avevo la borsetta sull’altro braccio, o forse cercando di farmi male s’è spaventato per il mio urlo ed è fuggito senza portare a compimento il colpo sperato. Io non ha fatto male a nessuno e non capisco perché si sia accanito su di me».

Rientrata a casa, ha telefonato ai carabinieri che le hanno consigliato di sporgere denuncia.