Piano rifiuti di Regione Lombardia Stop a nuovi impianti inceneritori

La raccolta differenziata dovrà superare i due terzi del totale, le nuove discariche saranno blindate da norme più rigide, stop a nuovi inceneritori. Questi gli elementi principali del nuovo piano dei rifiuti approvato dalla giunta regionale lombarda.
Il  presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e l'assessore Claudia Maria Terzi.
Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e l’assessore Claudia Maria Terzi.

La raccolta differenziata dovrà superare i due terzi del totale, le nuove discariche saranno blindate da norme più rigide ma, soprattutto, stop a nuovi inceneritori per frenare una possibile invasione di spazzatura in arrivo da altre regioni. Sono questi gli elementi principali del nuovo piano dei rifiuti, durata sei anni, approvato dalla giunta regionale lombarda nei giorni scorsi su proposta dell’assessore leghista all’Ambiente, Claudia Terzi.

Il Pirellone si propone di ridurre la produzione di rifiuti urbani con il raggiungimento del 67 per centro della raccolta differenziata. «Due sono i criteri innovativi inseriti nel piano- spiega Terzi- uno a tutela dei residenti e l’altro per evitare altro consumo del suolo».

Nel primo caso si parla di nuove distanze minime tra l’area residenziale e la recinzione dell’impianto di discarica. Sono distanze aumentate che cambiano in funzione dell’impianto o del materiale da trattare. Le linee guida del piano rifiuti contemplano anche il blocco di nuovi inceneritori e la graduale dismissione di quelli più usurati.