Tutti a Bruxelles. Obiettivo: stoppare la D- Breve. Ma non solo. Dopo il parere tecnico del ministero che ha slegato le mani ad Autostrada Pedemontana Lombarda Spa per la realizzazione della cosiddetta D-Breve – la modifica del tracciato che al posto che proseguire verso Bergamo piega in direzione sud per ricongiungersi ad Agrate con l’autostrada – i primi cittadini firmatari lo scorso febbraio della diffida a Cipess, ministero dell’Ambiente e Apl hanno deciso di spostare il tavolo di gioco da Roma all’Europa. Martedì saranno nella sede Ue per incontrare le istituzioni – e pure i deputati eletti nel collegio (tra cui il bergamasco Giorgio Gori e la monzese Ilaria Salis), che su questo fronte hanno mantenuto un imperturbabile silenzio – portando a galla le criticità economiche, trasportistiche, ambientali e procedurali dell’opera. Tutto materiale, per la precisione, già citato nella diffida e già inviato a suo tempo a Regione Lombardia in sede di valutazione di impatto ambientale.
Pedemontana: i sindaci del Vimercatese a Bruxelles per stoppare la D-Breve, le osservazioni
Alcune osservazioni erano state peraltro elaborate in collaborazione con il Centro studi Pim e integrate poi con quelle del Parco agricolo del nord est (Pane) che sarà letteralmente tagliato in due dalla nuova tratta che lo attraverserà in senso verticale a tutta lunghezza.
Risposta: il nulla pneumatico. «Le osservazioni – dicono oggi i sindaci di Vimercate, Agrate, Bellusco, Bernareggio, Burago, Cambiago, Caponago, Carnate, Cavenago, Ornago e Sulbiate– che non sono state adeguatamente controdedotte da Regione Lombardia, Apl e la concessionaria Cal, evidenziano chiaramente come la tratta D-Breve risulti gravemente inadeguata sotto il profilo trasportistico, oltre che fortemente impattante per il territorio e per la qualità della vita dei cittadini». Per dirla in poche parole: un disastro ambientale inutile, costoso e rischioso anche per il futuro.
Pedemontana: i sindaci del Vimercatese a Bruxelles per stoppare la D-Breve, obiettivo potenziamento tangenziale Est
Viceversa, l’obiettivo sarebbe quello di spostare l’attenzione – e i fondi – su un’impresa più fattibile qual è il potenziamento della tangenziale Est con la realizzazione di un più semplice nodo di interconnessione con A4 e A51: «Questa soluzione è supportata da un’analisi tecnica e trasportistica del Pim, incaricato dalla provincia di Monza e Brianza» precisano i sindaci.
All’appuntamento l’unico ad avere già confermato la presenza è l’eurodeputato Pd, Brando Bonifei che sul tema si è speso in prima persona, interrogando la commissione europea che ha garantito sul fronte complessivo dell’opera un supplemento d’indagine. Che però – visti i tempi delle macchine burocratiche, pure in epoca di guerra – rischiano di essere biblici. Un elemento il tempo che gioca a favore di Pedemontana, le cui ruspe non hanno alcuna intenzione di fermarsi. Né per gli umani né tantomeno per la fauna a rischio estinzione. Ma la rampogna più evidente è quella mossa all’indirizzo della Regione: «Le amministrazioni del Vimercatese – chiudono i sindaci – ribadiscono che è responsabiltà delle istituzioni individuare una soluzione condivisa e non possono accettare l’atteggiamento politicamente omissivo finora tenuto dai promotori della tratta D-Breve».