Al posto degli alberi del Bosco delle Querce di Seveso ci saranno solo macchine e cemento. È la denuncia, l’ennesima, dei gruppi ambientalisti e delle civiche che partecipano al tavolo permanente sui lavori di bonifica della diossina per il passaggio del tracciato principale della nuova autostrada Pedemontana. Gli ultimi incontri hanno lasciato emergere quanti alberi saranno sradicati ed è un numero che lascia gli ambientalisti a bocca aperta.
«Il confronto», spiegano i rappresentanti di Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda, Legambiente circolo Laura Conti di Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano Maderno, Altra Bovisio Masciago, Comitato Ambiente Bovisio Masciago e Cittadini per Lentate, «ha toccato anche il tema delle compensazioni ambientali che interessano i vari comuni della tratta B2, per capire l’evolversi dell’iter procedurale ed amministrativo in ciascun comune a seconda che i sindaci scelgano o meno di coordinarsi e di fare richieste coerenti con il masterplan originale, che chiedano maggiori fondi e tutele come ha fatto Cesano Maderno o che prendano accordi singoli con la società per farsi anticipare i fondi per la progettazione, senza chiedere di rivederne l’importo, come hanno fatto Meda e Lentate».
Pedemontana a Seveso, il disboscamento di due ettari del Bosco delle Querce
L’ultimo argomento illustrato durante i tavoli di confronto è quello dello sbancamento con disboscamento di due ettari del Bosco delle Querce, il simbolo della riparazione del danno ambientale per la storia di Seveso e Meda e dei comuni limitrofi, creato per risarcire a livello ambientale e morale la popolazione ed il territorio dall’irreparabile ferita provocata dal disastro, avvenuto nel 1976, della diossina dell’Icmesa. «Un bosco che oggi, per costruire un’infrastruttura inutile ed onerosa si va a ridurre, torturare, umiliare. Su questo argomento, anche nei confronti con i vertici di Pedemontana, molti dubbi sono rimasti irrisolti: per quanto da parte dell’azienda non vi sia contezza del numero di alberi che verranno abbattuti, non si è lontani dalla realtà stimandoli attorno ai 3000. Alberi che sono parte del Bosco delle Querce e che hanno contribuito a bonificare l’area con la loro vita».
Altro spazio sarà poi con ogni probabilità occupato da una pista di cantiere per raggiungere le superfici da disboscare ma ancora non è noto il piano logistico ed operativo con cui si attueranno i tagli. «Di noto vi sono solo le cifre della monetizzazione accordata a Meda (334 mila euro) e Seveso (577 mila euro) ma non si sa ancora come i due comuni intendano utilizzare questi fondi, che devono rimanere sul capitolo ambientale»