Trattative al palo, un pacchetto di 16 ore di sciopero con una astensione dal lavoro a livello nazionale il 23 dicembre, un nuovo incontro al Ministero dello Sviluppo economico martedì 17 dicembre. Il confronto tra azienda e sindacati per la cessione a Conad dei punti vendita italiani di Auchan è a un punto morto. L’incontro di lunedì 9 non ha sbloccato la situazione. Anzi, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno indetto otto ore di sciopero da stabilire a livello territoriale e altre otto, l’intera giornata di lavoro, per il 23.
I sindacati accusano l’azienda di voler definire l’entità della riduzione di organico ma senza specificare quale può essere l’impatto sui singoli territori e senza impegni sulla ricollocazione dei lavoratori e delle lavoratrici.
«Siamo all’assurdo – dichiara Alessio Di Labio della Segreteria Nazionale della Filcams CGIL-ci viene messo sul tavolo un calderone con 6000 esuberi senza specificare dove sono collocati nei territori, di cui circa 2500 dei punti vendita già passati in Conad sarebbero congelati in attesa di verifica e per altri circa 3000, tra sede, logistica, ipermercati e punti vendita che non passano a Conad, dovremmo fare un accordo approssimativo sugli ammortizzatori sociali, senza che Conad si prenda nessuna responsabilità diretta».
«Non c’ nessuna garanzia -dice Vincenzo Dell’Orefice, segretario nazionale della Fisascat Cisl- sulla ricollocazione dei 13.291 addetti di Distribuzione Margherita (la nuova denominazione di Auchan Italia nda). Manca l’assunzione di responsabilità delle sei cooperative del sistema Conad sulla ricollocazione dei lavoratori».
Nessun chiarimento anche per quanto riguarda il futuro dell’ipermercato di via Lario a Monza dove lavorano circa 150 persone. Finora del punto vendita brianzolo non si è mai parlato .