Sentieri campestri nel parco Pane sempre più frequentati. Bene, ma bisogna ricordarsi il buonsenso e il rispetto per le coltivazioni. Se c’è stato un aspetto positivo in questo dramma del lockdown è l’aver preso consapevolezza di quello che c’è vicino casa. Mai come in questo difficilissimo anno, la gente ha iniziato a frequentare i sentieri che partono praticamente dal portone di casa e si innervano nelle campagne.
Esistono però dei comportamenti corretti che bisogna mantenere all’interno del parco. A richiamare all’utilizzo attento della rete sentieristica del Parco è stato il presidente Silvano Brambilla: «La frequentazione intensa di queste settimane crea delle inevitabili tensioni fra utenti diversi, non esiste regolamento o legge che possa prendere il posto del buon senso e dell’educazione fra le persone – si legge in un comunicato – Un ciclista rispetti i pedoni, rallentando e ricordando che potrebbero esserci bambini; i pedoni rispettino i ciclisti dando loro strada, magari rispolverando la sana abitudine di un saluto e di un “grazie”».
Attenzione che deve essere rivolta anche al lavoro degli agricoltori: «purtroppo riceviamo continuamente lamentele dagli agricoltori per comportamenti che definire maleducati è un eufemismo – prosegue Brambilla -. Deve essere ben chiaro a tutti che i campi coltivati sono un bene economico per le famiglie di agricoltori e che il paesaggio che tutti noi godiamo passeggiando nel Parco è stato in massima parte costruito da generazioni di agricoltori, che vanno rispettati».
La vigilanza sui sentieri è affidata alle sole 11 GEV in servizio in tutto il Parco, in queste settimane ha risentito delle restrizioni alla circolazione: il rosso per la Lombardia ha impedito ogni spostamento fra i Comuni e il servizio di vigilanza ecologica non rientra fra le attività esenti da tale restrizione, visto che è un’attività di volontariato ma non svolta nell’ambito del Servizio nazionale di protezione civile o per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso.
Ma per il parco c’è anche una novità importante: nelle scorse settimane l’intera rete tabellata dei sentieri del Pane è stata inserita nel Catasto della Rete Escursionistica della Regione Lombardia.