Parco Pane di Cavenago: il presidente invita a frequentarlo con più rispetto

Ciclisti e pedoni, agricoltori: le lamentele si sprecano, le frequentazioni a causa delle restrizioni Covid sono aumentate e le convivenze si fanno talvolta difficili e irrispettose. Oltretutto a vigilare ci sono solo 11 Gev in tutto il parco.
Cartelli parco Pane
Cartelli parco Pane Marco Testa

Sentieri campestri nel parco Pane sempre più frequentati. Bene, ma bisogna ricordarsi il buonsenso e il rispetto per le coltivazioni. Se c’è stato un aspetto positivo in questo dramma del lockdown è l’aver preso consapevolezza di quello che c’è vicino casa. Mai come in questo difficilissimo anno, la gente ha iniziato a frequentare i sentieri che partono praticamente dal portone di casa e si innervano nelle campagne.

Esistono però dei comportamenti corretti che bisogna mantenere all’interno del parco. A richiamare all’utilizzo attento della rete sentieristica del Parco è stato il presidente Silvano Brambilla: «La frequentazione intensa di queste settimane crea delle inevitabili tensioni fra utenti diversi, non esiste regolamento o legge che possa prendere il posto del buon senso e dell’educazione fra le persone – si legge in un comunicato – Un ciclista rispetti i pedoni, rallentando e ricordando che potrebbero esserci bambini; i pedoni rispettino i ciclisti dando loro strada, magari rispolverando la sana abitudine di un saluto e di un “grazie”».

Attenzione che deve essere rivolta anche al lavoro degli agricoltori: «purtroppo riceviamo continuamente lamentele dagli agricoltori per comportamenti che definire maleducati è un eufemismo – prosegue Brambilla -. Deve essere ben chiaro a tutti che i campi coltivati sono un bene economico per le famiglie di agricoltori e che il paesaggio che tutti noi godiamo passeggiando nel Parco è stato in massima parte costruito da generazioni di agricoltori, che vanno rispettati».

La vigilanza sui sentieri è affidata alle sole 11 GEV in servizio in tutto il Parco, in queste settimane ha risentito delle restrizioni alla circolazione: il rosso per la Lombardia ha impedito ogni spostamento fra i Comuni e il servizio di vigilanza ecologica non rientra fra le attività esenti da tale restrizione, visto che è un’attività di volontariato ma non svolta nell’ambito del Servizio nazionale di protezione civile o per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso.

Ma per il parco c’è anche una novità importante: nelle scorse settimane l’intera rete tabellata dei sentieri del Pane è stata inserita nel Catasto della Rete Escursionistica della Regione Lombardia.