Paese Ritrovato: il centro innovativo di Monza per l’Alzheimer cresce

Il consiglio comunale di Monza vota all'unanimità l'ampliamento del Paese Ritrovato, il centro innovativo dedicato ad Alzheimer e demenze.
Anche a “il Paese ritrovato” ha spazio per il volontariato
Anche a “il Paese ritrovato” ha spazio per il volontariato Fabrizio Radaelli

Il Paese Ritrovato potrà espandersi: lunedì il consiglio comunale ha approvato all’unanimità il cambio di destinazione da verde a servizi dell’area adiacente alla struttura riservata ai pazienti affetti da Alzheimer inaugurata nel 2018.

La modifica consentirà alla Meridiana di costruire un edificio di tre piani per un totale di 2.500 metri quadri, incastrato in quello esistente, in cui attrezzare ambulatori, spazi per la ricerca e un piccolo alloggio. «Il progetto – ha affermato l’assessore all’Urbanistica Martina Sassoli – permetterà alla cooperativa di ampliare e completare i servizi attivi con un nuovo centro culturale e di ricerca sperimentale che permetterà di anticipare le terapie non solo farmacologiche» nella cura delle persone colpite da demenza. Il Paese Ritrovato, ha aggiunto, fornisce una risposta innovativa ai malati di Alzheimer che costituiscono circa il 60% di quelli affetti da demenza, stimati in Italia in 1.100.000.

La nascita del centro per Alzheimer

Già nel 2016, ha ricordato il democratico Egidio Longoni, l’aula si era espressa compatta sulla variante che aveva dato via libera all’edificazione della struttura: «Oggi – ha commentato – è naturale proseguire insieme nel rafforzare la progettualità che è un unicum in Italia nel cercare di dare continuità alla vita quotidiana degli ospiti nei primi anni della malattia. A differenza di quanto accade nelle rsa tradizionali in cui le camere si affacciano su lunghi corridoi come negli ospedali, gli anziani vivono» in un ambiente protetto che ricorda un piccolo villaggio.

Soluzioni simili, ha proseguito, andrebbero incentivate anche con l’apertura di centri diurni che allevierebbero le fatiche dei famigliari dei pazienti: «Tutti gli operatori – ha auspicato in conclusione il rappresentante dem– dovrebbero ripensare l’approccio con la cura delle demenze e dell’Alzheimer dato che un rapporto della Regione dimostra che tra 15-20 anni in Italia il vero problema dell’invecchiamento sarà costituito da questa tipologia di malattie».

«È impossibile – ha notato Alberto Mariani del Grande Nord – non votare la modifica» urbanistica che permetterà alla Meridiana di potenziare il servizio. L’edificio, ha aggiunto il pentastellato Aurelio Camporeale, porterà grandi benefici alle famiglie dei pazienti.

«Stasera – ha commentato Rosario Adamo di Forza Italia – aiutiamo un’eccellenza che ci invidiano in tanti» mentre per Paolo Piffer di Civicamente «la valenza sociale del provvedimento predomina» su quella urbanistica. Dopo un rapido dibattito la proposta ha incassato 28 voti a favore.