Ospedale di Desio in lutto: addio alla pediatra Annalisa Ripamonti

Giornata di lutto nel reparto di pediatria dell’ospedale Papa Pio XI di Desio per la scomparsa della dottoressa Annalisa Ripamonti.
Ospedale di Desio Annalisa Ripamonti
Ospedale di Desio Annalisa Ripamonti

Giornata di lutto nel reparto di pediatria dell’ospedale Papa Pio XI di Desio per la scomparsa della dottoressa Annalisa Ripamonti. Tantissime le persone che sabato hanno partecipato alle esequie di che si sono svolte nella chiesa parrocchiale di San Giorgio a Limbiate. Una chiesa gremita di persone che l’hanno conosciuta e apprezzato la meravigliosa persona che era.

Ospedale di Desio in lutto: Ripamonti, 44 anni e una battaglia durata cinque anni

Una giovane vita spezzata a 44 anni e strappata all’affetto di familiari e amici dopo una battaglia durata cinque lunghi anni. Annalisa ha lasciata il marito Luca e le figlie Eleonora, Beatrice e Aurora, la mamma Paola, il fratello, i cognati e tantissimi amici. Mai si era arresa, ha sempre lottato e in molti con lei avrebbero sperato in un epilogo diverso.

Ospedale di Desio in lutto: Ripamonti, la carriera in ospedale

Annalisa Ripamonti era un medico genetista e pediatra assunta inizialmente all’ospedale di Vimercate e poi da giugno 2016 trasferita, per scelta, al reparto di pediatria e neonatologia di Desio. Si era dedicata, fra l’altro, all’ambulatorio di allergologia e ha offerto un contributo significativo al progetto di riorganizzazione del pronto soccorso pediatrico.
Dal discorso dei familiari letto alle esequie è emerso il ritratto di una donna, moglie, madre, medico che ha vissuto la sua vita senza mai tirarsi indietro, affrontando con determinazione ogni momento della sua esistenza, breve, ma intensa.

Ospedale di Desio in lutto: Ripamonti e l’invito a donare alla Fondazione “Mama Sofia”

Dopo la diagnosi di angiosarcoma – è stato detto – Annalisa ha fronteggiato il nemico con forza, coraggio e determinazione senza mai perdere ciò per cui tutti noi l’abbiamo amata: il suo sorriso!
Il conforto di suo marito, di sua madre, delle sue figlie, di suo fratello e di tutta la sua famiglia, comprese quelle ospedaliere, e di tutti i suoi amici è stato il carburante del suo motore inarrestabile
“.
Consapevole negli ultimi tempi della progressione inarrestabile della malattia, Annalisa ha invitato tutti a un gesto di solidarietà con offerte da devolvere alla Fondazione ”Mama Sofia”, associazione fondata dal caro amico e ambasciatore Luca Attanasio, prematuramente scomparso in un agguato in Congo, e dalla moglie Zakia Seddiki.