Organizzati in maniera para-militare in 10 minuti, di notte, entravano in azione, razziavano e se ne andavano con il bottino. Sarebbero i responsabili di quattro assalti commessi dal mese di dicembre 2021 ad ottobre 2022 ai danni di aziende di logistica nelle province di Milano, Treviso, Bergamo e Venezia Avrebbero rubato materiale di elettronica di ingente valore (cellulari, tablet, notebook), metalli preziosi e articoli di abbigliamento per un valore complessivo di circa 250.000 euro.
Assalti alle ditte di logistica: auto per sbarrare gli ingressi, chiodi per terra e niente armi
Le indagini del Nucleo investigativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno portato a dodici persone, 3 ucraini, 8 moldavi e 1 italiano, tutte finite in carcere nei giorni scorsi per effetto di una ordinanza del Tribunale di Milano con accuse di furto aggravato in concorso, ricettazione e riciclaggio. Gli arresti sono avvenuti nelle provincie di Milano, Monza-Brianza e Parma.
Il gruppo avrebbe agito ” a memoria”, con blitz fulminei, sempre di notte, quando le aziende erano chiuse o c’erano pochissimi dipendenti presenti: dopo avere sbarrato le vie di accesso con auto rubate poco prima, cospargevano le strade con chiodi per rendere inoffensive le eventuali pattuglie delle forze dell’ordine e potere così guadagnare la fuga. Usavano quindi dei furgoni rubati per sfondare le porte di accesso degli obiettivi dove entravano in massa, senza mai utilizzare armi, né violenza nei confronti delle eventuali persone presenti. La merce trafugata veniva trasbordata, a poca distanza dall’obiettivo, su mezzi puliti e poi stoccata, temporaneamente, in locali nella disponibilità di alcuni membri del gruppo che avevano compiti esclusivi di custodia.
Assalti alle ditte di logistica, sequestrata anche una fiamma ossidrica
Nel corso di perquisizioni domiciliari nelle abitazioni degli indagati è stato rinvenuto un fucile risultato rubato e 11 cartucce di vario calibro, nella disponibilità di un cittadino moldavo, non destinatario del provvedimento, che veniva pertanto arrestato nella flagranza del reato di detenzione abusiva di armi da fuoco e ricettazione. Rinvenuti e sequestrati a carico degli indagati una fiamma ossidrica, alcuni passamontagna, centraline modificate di autovetture, duplicati di chiavi e spadini per l’apertura di macchine e un disturbatore di frequenze, “tutto materiale attinente ai reati” dice l’Arma milanese.