Proseguono le indagini per dare una risposta (se c’è) alla enigmatica frase scritta sulla scheda elettorale, lo scorso settembre, da un anonimo elettore: “Per le forze dell’ordine. Ho ammazzato un uomo. È sepolto in cantiere area nord. Date lui sepoltura cristiana, vi prego“.
Omicidio confessato sulla scheda elettorale, indagini in corso: giovedì personale della Squadra mobile e del Dipartimento Labanof in area a Villasanta
Un caso sul quale sta indagando da settimane la Squadra Mobile della Questura di Monza, che potrebbe avere individuato un’area sospetta. Giovedì 19 gennaio gli investigatori della Mobile hanno infatti effettuato un sopralluogo in un cantiere a Villasanta, insieme all’archeologo forense Dominic Salsarola, del Dipartimento Labanof di Milano, nominato consulente dalla Procura di Monza, “al fine di monitorare lo stato dei luoghi e individuare eventuali anomalie” dicono dalla Questura.
L’area sarebbe quella dell’ecomostro quasi al confine con Arcore, lo scheletro dell’hotel mai completato in via Da Vinci.
Si è trattato di una “ricognizione” con l’obiettivo, spiegano ancora dalla Questura: “di individuare le metodologie necessarie al fine di monitorare ed investigare l’area di interesse”. Ovvero scoprire se può esserci sepolto un cadavere.
Omicidio confessato sulla scheda elettorale, indagini in corso: i fatti
La scoperta dell’inquietante messaggio era avvenuta durante lo spoglio delle schede, la sera del 25 settembre dello scorso anno: il presidente del seggio aveva subito consegnato la scheda alla polizia. Gli agenti della Mobile di Monza nelle settimane successive hanno convocato in Questura alcune persone per accertamenti e, attraverso gli specialisti della scientifica, avrebbero anche rilevato un’impronta digitale sulla scheda, forse dell’autore del messaggio. L’indagine è per una ipotesi di omicidio e occultamento di cadavere.