Tra qualche settimana non sarà più possibile bere alcoolici nelle strade, nelle piazze e nei giardini, da soli o in compagnia: chi non troncherà le vecchie abitudini rischierà una multa da 25 a 500 euro. È una delle novità introdotte dalla giunta nella versione aggiornata del regolamento di Polizia urbana che snellisce e svecchia quello del 1974. Il testo, che nelle prossime settimane dovrebbe essere approvato dal consiglio comunale, istituisce una serie di divieti con tanto di sanzione che, secondo l’amministrazione, dovrebbero aumentare la sicurezza e ridurre il degrado in alcune aree della città.
«A mali estremi, estremi rimedi – commenta il sindaco Dario Allevi – questa è la nostra risposta a una società malata in cui ogni giorno vengono spaccate bottiglie, divelte panchine, distrutti igiochi». Il regolamento mette al bando una serie di comportamenti e rende più dura la vita a sbandati e senza dimora ma anche al popolo della movida: se non sarà modificato dall’aula non sarà più possibile «bivaccare» sui marciapiedi, specie se si avrà una bottiglia di vino o di birra in mano. Sarà vietato l’accattonaggio molesto, tanto più se effettuato con bambini o animali «in modo tale da suscitare l’altrui pietà» e sarà vietato accamparsi con camper o roulottes nei parcheggi. Per cercare di limitare risse e schiamazzi non solo non si potrà bere all’esterno di bar e ristoranti, ma gli esercizi di vicinato, tra cui le botteghe etniche, non potranno vendere vino e birra dalle 20 alle 6 mentre pizzerie e attività da asporto dalle 20 alle 24 potranno smerciarle solo se abbinate al cibo. Per evitare di aggirare la legge i diciottenni non potranno passare agli amici minorenni la bottiglia appena acquistata.
La giunta cercherà di contrastare la presenza di prostitute a Triante, San Fruttuoso e in viale Lombardia appioppando sanzioni ai clienti che fermeranno la vettura «per concordare prestazioni sessuali» intralciando la circolazione mentre chi esercita il «meretricio» all’aperto non potrà «distrarre, fermare o rallentare» gli automobilisti.
Tra le novità compaiono il tentativo di arginare la devastazione dei giochi nei giardinetti e il divieto di utilizzarli a chi ha «un’età non consona» così come i provvedimenti contro chi imbratterà la città con scritte e disegni non autorizzati. Spuntano anche l’obbligo per i commercianti di tenere le porte dei negozi chiuse quando sono in funzione aria condizionata e riscaldamento, il termine massimo dei tre minuti consecutivi per i sibili fastidiosi degli antifurto e il divieto di accendere botti, mortaretti e fuochi d’artificio. «In questo modo – precisa il sindaco – non dovrò firmare l’ordinanza ogni Capodanno».
Tra le proibizioni più curiose rimangono quelle di camminare sui tetti e sui cornicioni, di bagnare i marciapiedi mentre si annaffiano i fiori e di stendere la biancheria su balconi, terrazzi e cortili «visibili dal suolo pubblico».
L’entità delle sanzioni sarà fissata dalla giunta dopo il via libero del consiglio comunale: in molti casi, anticipa Allevi, sarà applicato il tetto massimo. «A Monza – afferma – il livello di insicurezza percepita è più elevato di quello reale. Noi intendiamo mettere i cittadini nelle condizioni di stare tranquilli: vogliamo bonificare le zone in cui è a rischio anche il decoro urbano come piazza Cambiaghi e il tratto di via Italia da Santa Maria in Strada a largo Mazzini». «Chi infrangerà il regolamento in luoghi particolari – precisa l’assessore alla Sicurezza Federico Arena – oltre all’ammenda rischierà di rimediare l’ordine di allontanamento per 48 ore e sarà segnalato al questore» che in caso di mancato rispetto potrà emettere un Daspo urbano. L’elenco comprende la Villa Reale, il Parco, i mercati e un raggio di trecento metri da musei, momenti, scuole e ospedali.
«Il testo – aggiunge il comandante della Polizia locale Pietro Curcio – è uno strumento importantissimo e, con la nuova cabina di fotosegnalamento, consentirà agli operatori di intervenire sui fenomeni che mettono a repentaglio la sicurezza».