Per il giorno della memoria, che ricorre il 27 gennaio per ricordare lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati nei campi nazisti, a Meda, promossi dall’amministrazione comunale, sono previsti una serie di appuntamenti. Tra questi una mostra e un concerto domenica 30 gennaio, la posa di una targa e di due nuove pietre di inciampo il giorno 3 febbraio.
Domenica 30 gennaio, alla sala Civica Radio, è in programma la mostra “Kukriniksy – Arte e satira tra resistenza e cronaca di guerra”, con apertura alle 20.30. A seguire alle 21, un concerto con Natalya Chesnova (fisarmonica e voce) e Nicola Portonato (chitarra e voce). Ingresso libero.
Invece, giovedì 3 febbraio, si svolgerà la posa di due nuove pietre d’inciampo parte di quella rete della memoria nata dall’iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demning che ricorda la storia di chi non è più tornato a casa vittima della Shoah e delle deportazioni causate dalla furia nazista. In Brianza sono 384 fra ebrei, operai e partigiani deportati per ragioni politiche, soldati che rifiutarono l’adesione alla Repubblica di Salò.
A livello di provincia di Monza e Brianza ne erano già state posate 28, e fra qualche giorno se ne aggiungeranno altre 29 componendo così un grande monumento diffuso.
“La giornata del 3 febbraio si aprirà alle 10 in piazza Municipio – ha spiegato il sindaco Luca Santambrogio – con la svelatura di una targa che illustra la storia di Antonio Busnelli, Rinaldo Giorgetti e Vincenzo Meroni, ricordati dalle pietre d’inciampo che si trovano davanti al Palazzo municipale posate tre anni orsono”.
I tre partigiani furono arrestati mentre stavano preparando azioni contro i nazisti, vennero trasferiti prima a Mauthausen e poi a Gusen dove morirono. Il primo cittadino ha aggiunto: “mentre in piazza della Repubblica avverrà la posa delle due nuove pietre d’inciampo che ricordano due militari medesi: Luigi Cattaneo e Leonardo Cazzaniga periti rispettivamente nel campo di Fallingbostel e in quello di Gorlitz”.
Cattaneo, classe 1923, era un milite arruolato presso il 512° battaglione mitraglieri del XII settore di copertura. Cazzaniga, classe 1919, era caporalmaggiore del 112mo reggimento appartenente alla 103° divisione di fanteria “Piacenza”. Entrambi vennero catturati dopo l’8 settembre e, rifiutando di aderire alla Repubblica di Salò, furono inviati nei campi di internamento.
“Queste cinque pietre di inciampo in città sono un segno del ricordo e della riconoscenza della comunità medese – ha proseguito il sindaco Santambrogio – verso chi ha subito innumerevoli sofferenze e ha perso la propria vita per difendere la libertà di tutti. La loro resistenza e la loro battaglia hanno consentito di superare gli anni più bui del Novecento e di portarci verso il nostro sistema democratico. Per sempre grazie a loro e l’impegno nostro a difendere i valori di tolleranza, pace e rispetto reciproco”.