È passata una settimana esatta da quando i rappresentanti e i comitati dei pendolari lombardi hanno chiesto, con una lettera, le dimissioni dell’assessore alla Mobilità Claudia Maria Terzi, per i problemi legati alla gestione del trasporto ferroviario, in questa fase di pandemia, da parte di Trenord. Lettera che è caduta nel vuoto visto che, otto giorni dopo, ancora nessuno da Palazzo Lombardia, in primis il governatore Attilio Fontana cui era inviata la missiva, ha risposto «in merito al quesito che ponevamo sul costante degrado del sistema ferroviario regionale lombardo a partire dal 2018» scrivono oggi, lunedì 24 gennaio, rappresentanti e comitati in una nuova lettera.
«Registriamo però da più parti diversi tentativi per giustificare il disastro del servizio di Trenord nascondendosi dietro la pandemia – si legge nella lettera -. Chiudiamo subito la questione osservando che, per giustificare le difficoltà di Trenord, vengono dichiarate percentuali di assenze per positività e quarantene che sono diverse volte superiori sia a quelle medie della popolazione italiana sia a quelle medie registrate nelle aziende italiane di qualsiasi settore merceologico. Qualcosa sicuramente non va in questi dati, comunque non ufficiali, oltre che nella stessa Trenord». Quindi, concludono rivolgendosi direttamente a Fontana: «Presidente, chiediamo a lei di conoscere quale sia l’effettivo stato dell’organico di Trenord rispetto al fabbisogno per il ripristino pieno del servizio ai livelli del 2018. Ribadiamo e sottolineiamo però che non contestiamo gli effetti, comunque transitori ed evidentemente sovrastimati, della pandemia, ma il progressivo smantellamento del servizio in atto dal 2018, ben due anni prima che si manifestasse la pandemia, e su questo richiamiamo l’assessore alle sue responsabilità.
I tagli della settimana
Intanto Trenord deve infatti ancora fare i conti con numerose assenze nel personale, tra positivi e persone in quarantena. «A causa della situazione pandemica in atto, si mantiene alto il numero di assenze del personale – ha fatto sapere la società in una nota -, anche se pur in lieve riduzione rispetto alle scorse settimane”», quando al lavoro erano mancati oltre 300 dipendenti, metà dei quali proprio causa Covid. Per questo – come già successo da inizio mese – da lunedì 24 gennaio e fino a domenica 30, «non ci saranno treni in circolazione dalle 23.30 e le 5 e il servizio su tutte le linee sarà modificato». Comunque «l’offerta si confermerà abbondantemente al di sopra della domanda, che attualmente è di circa 350mila viaggiatori al giorno – hanno sottolineato da Trenord -. Nelle settimane di riduzioni non si sono rilevate criticità, nessun treno ha raggiunto riempimenti oltre il livello dell’80% prescritto dalle disposizioni anti Covid» hanno garantito dall’azienda. Ecco l’elenco delle linee tagliate (evidenziate quelle brianzole):
Linea S1 Saronno-Milano-Lodi: i treni della linea continueranno a circolare solo fra Milano Bovisa e Lodi. Tra Bovisa e Saronno, i passeggeri potranno utilizzare le corse delle linee S3 Saronno-Bovisa-Milano Cadorna o delle linee regionali che partono e arrivano a Cadorna. In aggiunta, da lunedì 24 saranno introdotte due corse straordinarie fra Saronno, Bovisa e Cadorna: la prima partirà da Saronno alle ore 7.08 e arriverà a Milano Cadorna alle ore 7.43; la seconda partirà da Saronno alle ore 7.38 e avrà destinazione a Cadorna alle ore 9.37
Linea S2 Mariano Comense-Milano Passante-Milano Rogoredo: negli orari di punta del mattino e della sera da lunedì 24 saranno ripristinate quattro corse sull’intero collegamento fra Mariano Comense e Milano Rogoredo e 12 corse fra Palazzolo e Milano Rogoredo. È confermata la riduzione del resto del servizio sulla linea; negli orari di sospensione, i clienti possono usare i treni della linea S4 Camnago-Milano Bovisa-Milano Cadorna fino a Milano Bovisa, collegata a Milano Rogoredo dalle corse delle linee S13 Milano Bovisa-Pavia e S1 Milano Bovisa-Lodi.
Linea S9 Saronno-Seregno-Albairate: sulla linea circolerà, in entrambe le direzioni, un treno ogni ora, anziché ogni 30 minuti.
Linea S11 Rho-Milano-Como-Chiasso: i treni circolano fra Milano Porta Garibaldi e Chiasso. Il collegamento fra Milano Porta Garibaldi e Rho è garantito dalle corse delle linee S5 Varese-Milano-Treviglio e S6 Novara-Milano-Pioltello.
Linea Malpensa Express: il collegamento Milano Cadorna-Malpensa Aeroporto sarà effettuato con una corsa ogni ora per direzione (al minuto .27 da Cadorna e .26 da Malpensa T1), anziché ogni 30 minuti. Continueranno a circolare, ogni 30 minuti, le corse che collegano lo scalo aeroportuale con Milano Porta Garibaldi e Milano Centrale.
Linea S40 Como-Mendrisio-Varese:il servizio sulla linea transfrontaliera effettuata da treni TILO è sospeso. I viaggiatori possono utilizzare le corse delle linee TILO S10 Biasca-Bellinzona-Lugano-Chiasso-Como San Giovanni e S50 Biasca-Bellinzona-Lugano-Varese-Malpensa.
Su tutte le linee saranno soppresse le corse in circolazione fra le ore 23:30 e le ore 5.
Il caso della linea S2
E proprio su una linea S2 si è consumato il primo giallo di questa settimana. Se da un lato Trenord, come da elenco sopra, che «negli orari di punta del mattino e della sera da lunedì 24 sono ripristinate quattro corse sull’intero collegamento fra Mariano Comense e Milano Rogoredo e 12 corse fra Palazzolo e Milano Rogoredo», i viaggiatori lamentano che così, in effetti, non è stato: «Nessuna corsa è partita stamattina da Mariano e nel pomeriggio/sera non sono previste corse da Mariano».