Nova Milanese, la questura chiude sala scommesse del politico grillino

La notizia è caduta come una bomba negli ambienti politici cittadini : l’attività di sala scommesse gestita dal consigliere comunale William Santoro del Movimento 5 Stelle è stata chiusa nei giorni scorsi per ordine della Questura.
La sala scommesse di piazza D'Acquisto chiusa  della Questura
La sala scommesse di piazza D’Acquisto chiusa della Questura

La notizia è caduta come una bomba negli ambienti politici cittadini : l’attività di sala scommesse gestita dal consigliere comunale William Santoro del Movimento 5 Stelle è stata chiusa nei giorni scorsi per ordine della Questura. A fare scalpore è, allo stesso tempo, l’intervento delle forze dell’ordine proprio a Nova Milanese, nel contesto dell’opera quotidiana di controllo delle attività di quel tipo su tutto il territorio lombardo, ma anche il coinvolgimento di Santoro, rampante candidato sindaco per il partito di Beppe Grillo alle ultime elezioni comunali che hanno visto la vittoria di Rosaria Longoni.

Nella scorsa primavera e in contemporanea con la sua candidatura a sindaco per la compagine stellata, William Santoro aveva aperto questa sala in piazza Salvo D’Acquisto, nella zona ovest della città.

L’inizio era stato talmente all’insegna dell’entusiasmo e della voglia di fare, che tra le righe si era lanciato nell’anticipare anche altre idee imprenditoriali da mettere in campo nel futuro, questa volta all’insegna delle politiche di eco sostenibilità. Ai conoscenti più vicini, William aveva parlato di un nuovo progetto che gli frullava nella testa e riguardante il compostaggio dei rifiuti, a imitazione di quanto già avviene nei paesi del Nord Europa.

Poi, la scorsa settimana, gli è caduto questo brutto mattone sulla testa: le forze dell’ordine hanno messo i cartelli di stop all’attività della sala di via Salvo D’Acquisto, mettendo di fatto fine all’esperienza di Santoro. «Noi – è l’auspicio del giovane grillino – speriamo che si tratti di uno stop temporaneo e ci prepariamo a una battaglia legale». La questura infatti, parla di attività non autorizzata all’accettazione di scommesse, i gestori spiegano invece che non si tratta di raccolta giocate ma di una intermediazione e trasmissione dei dati attraverso il web ad un portale localizzato in Austria.