Muggiò, stalker condannato L’ex compagna torna a vivere

Continuava a minacciare la sua partner durante la loro relazione, e lo ha fatto anche durante il processo. Condanna a quattro anni e due mesi di reclusione per un veranese di 40 anni, accusato di stalking nei confronti della ex compagna.
La sentenza è stata pronunciata dal tribunale di Monza
La sentenza è stata pronunciata dal tribunale di Monza RADAELLI

Continuava a minacciare la sua partner durante la loro relazione, e lo ha fatto anche durante il processo. Condanna a quattro anni e due mesi di reclusione per un veranese di 40 anni, accusato di stalking nei confronti della sua ex compagna e convivente, una donna muggiorese di due anni più giovane di lui. La sentenza è stata pronunciata dal giudice del tribunale di Monza, Silvia Pansini.

La donna, difesa dall’avvocato Roberta Minotti, si è costituita parte civile contro il suo ex, e ha ottenuto un risarcimento provvisionale di 12mila euro. L’uomo era stato arrestato a novembre dell’anno scorso dai carabinieri della compagnia di Desio. Già da tempo, infatti, la minacciava, chiamandola insistentemente al telefono di giorno e di notte o piazzandosi sotto casa sua.

«Ti ammazzo» le diceva, senza troppi giri di parole, trasformando la vita della 38enne in un vero e proprio incubo.

Secondo le accuse, l’uomo era solito appostarsi sotto la casa di Muggiò nella quale avevano convissuto fino a poco tempo prima, attendendo il rientro dal lavoro. La donna, esasperata, aveva alle fine preso coraggio, e si era presentata negli uffici della caserma dai carabinieri, per denunciare il quarantenne. Ai militari aveva raccontato delle ripetute minacce che era costretta a subire. Esausta, aveva richiamato pochi giorni dopo le forze dell’ordine, per segnalare che l’uomo si era fatto vivo, e continuava a perseguitarla con minacce di morte al telefono.

Quando i militari erano giunti nei pressi dell’abitazione, in centro a Muggiò, avevano trovato l’uomo e per il quarantenne era scattato l’arresto. Processato in stato di detenzione, durante una delle udienze avrebbe ripetuto altre minacce all’indirizzo della donna, come ha fatto mettere a verbale lo stesso avvocato di parte civile. Mercoledì, infine, la camera di consiglio e la sentenza del giudice.

Ad assistere, c’era anche la vittima delle persecuzioni, duramente provata dal ricordo dell’esperienza, tanto da meditare di volersi lasciare tutto alle spalle e trasferirsi all’estero. L’imputato avrebbe prosciugato anche risparmi della donna. L’accusa aveva chiesto la pena finale a 6 anni. Il giudice ha ridimensionato la richiesta, condannandolo a 4 anni e 2 mesi, oltre alla provvisionale immediatamente esecutiva di 12mila euro, e l’eventuale risarcimento da stabilire in sede civile.