Promuovere il dialogo intergenerazionale e interculturale. Questo l’obiettivo che l’associazione Madre della Misericordia di Muggiò si è posta quando ha immaginato il nuovo progetto di riqualificazione dello spazio adiacente l’orto. Il progetto prevede la costruzione di un portico amovibile e di un capanno per gli attrezzi, nello spazio un tempo occupato da un pollaio. Ridare nuova vita a uno spazio esterno rappresenta anche un’occasione preziosa per creare un luogo di incontro, formazione e socializzazione per gli ospiti della Casa della Carità, le famiglie, i ragazzi e gli anziani della comunità pastorale Madonna del Castagno.
Muggiò: Madonna del Castagno, educazione alla sostenibilità e i progetti dei Gaf
Un progetto mirato anche a educare la comunità al concetto di alimentazione sostenibile, contrastare lo spreco alimentare e promuovere corrette abitudini alimentari. Un primo passo, di questo ambizioso progetto, è stato fatto venerdì, all’oratorio San Luigi proprio sul tema della sana alimentazione a cui hanno partecipato i Gaf, gruppi di acquisto familiare e Luana Molinari, biologa nutrizionista con due specifici interventi, il primo destinato agli adolescenti e preadolescenti, il secondo agli adulti.
«Siamo soddisfatti della partecipazione dei giovani al nostro incontro – commenta Maria Luisa Cappuccilli, presidente dell’associazione di Taccona – perché erano proprio interessati, li ho visti coinvolti e partecipi, merito della dottoressa che ha focalizzato l’incontro su sport e sana alimentazione. Molto interessante anche la scoperta, per molti, dei Gaf una realtà che non tutti conoscono. Noi cerchiamo di coinvolgere sempre più realtà del territorio perché fare rete è fondamentale».
Muggiò: Madonna del Castagno, il sostegno di Fondazione della Comunità MB
L’ambizioso progetto del portico è sostenuto dalla Fondazione della Comunità Monza e Brianza ma servono tante piccole gocce per concretizzare questo sogno. «A oggi sono circa una trentina le famiglie che fanno parte del nostro gruppo – continua Roberto Orizio, dei Gaf – e undici sono sostenute con un percorso di reinserimento e riorientamento lavorativo. Mediamente ogni due settimane confezioniamo circa un centinaio di spese, grazie al team di persone che lavora dietro le quinte, contattando i fornitori e preparando le singole spese».
Una realtà che ruota intorno alla filiera corta, come cascina Bagaggera di Montevecchia, o realtà del sociale come i biscotti della “banda biscotti” prodotti dai detenuti del carcere di Verbania, ad esempio. Fedeli allo slogan “il bene genera bene” i Gaf sono una realtà ben strutturata e consolidata (tutte le informazioni sul sito www.famigliaportavalori.it o alla mail gaf.assistenza@gmail.com). Dopo questi ottimi risultati, l’associazione Madre della Misericordia ha in calendario altri appuntamenti nei prossimi mesi. «In primavera ci sarà un secondo momento – conclude la presidente dell’associazione – che coinvolgerà nonni e nipoti. Insieme lavoreranno seminando erbe aromatiche e poi faremo altro ancora».