Non sarà un muro né una cancellata, ma una siepe a proteggere dalle incursioni il monumento ai Caduti di Monza: il progetto non è ancora pronto ma il sindaco Dario Allevi ha fornito qualche anticipazione in consiglio comunale. La barriera verde, ha spiegato, sarà sufficientemente larga per non essere oltrepassata da bambini e ragazzi che ogni giorno corrono sulle rampe verdi o utilizzano le scalinate come panchine. «Dalla mia finestra – ha commentato – vedo uno spettacolo vergognoso».
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Il dibattito sul destino dell’opera realizzata da Enrico Pancera ciclicamente appassiona politici locali e cittadini di tutte le età: periodicamente si accende il confronto tra chi vorrebbe spostarla al cimitero di via Foscolo e chi, invece, è convinto che debba rimanere nella piazza principale della città. Alle due fazioni se ne aggiunge una terza: quella di chi vorrebbe lasciare i monzesi liberi di scorrazzare sopra.
«Camminare sul bordo – sostiene Paolo Piffer di Civicamente – non è il segno di mancanza di rispetto nei confronti dei Caduti, ma di inclusione» mentre per il pentastellato Danilo Sindoni «i cittadini hanno il diritto di sedersi sul perimetro visto che in piazza non ci sono panchine». Si spinge oltre il leghista Roberto Canesi che un paio di settimane fa ha rispolverato l’idea di trasferire la Vittoria alata: «I Caduti – ha affermato – sono morti anche per lasciare liberi i bambini di salire in bicicletta».
Le loro posizioni non sono condivise dalla maggioranza tanto che il nuovo regolamento di Polizia urbana vieta sia le scalate che l’accesso «alla sua area pertinenziale e di camminamento perimetrale».