Si sono trovati venerdì 25 giugno, di mattina, alcuni membri del comitato San Fruttuoso bene comune, per “celebrare” il funerale di uno dei quattro olmi che svettano sul lato sinistro di via Tevere, all’incrocio con via Ticino, che in giornata è stato poi abbattuto.
Una decisione presa dal Comune dopo che i tecnici hanno definito “estrema” la pericolosità della pianta.
Così si legge sui cartelli che sono stati affissi sul tronco dell’albero: «Pianta di grandi dimensioni, con possente fusto sinuoso e inclinato lato strada. Presenza di ampia ferita aperta al castello. Si prescrive l’abbattimento».
Una decisione che non è piaciuta ai membri del comitato di quartiere che si sono dati appuntamento proprio davanti all’olmo, prima che arrivassero gli operai incaricati dell’abbattimento.
«Questo è solo un albero, ma quanti altri saranno abbattuti a causa della mancata manutenzione del verde pubblico – ha commentato Marco Fraceti, presente alla protesta -. Dovremmo chiedere scusa a questa pianta secolare e alle altre che forse verranno abbattute, perché non siamo stati in gradi di prendercene cura e scusarci anche con le nuove generazioni, a cui stiamo consegnando una città più spoglia».
Il comitato San Fruttuoso bene comune, attraverso l’intervento del consigliere Marco Lamperti, ha fatto una richiesta di accesso agli atti per poter visionare la relazione completa stilata dagli agronomi del Comune.
«Provvederemo a far fare anche noi una valutazione da un tecnico esterno una volta che la pianta sarà stata purtroppo abbattuta – continua Fraceti – per vedere se la decisione estrema presa dall’amministrazione in questo caso sia stata giusta o eccessiva».
Davanti alla pianta, alta all’incirca venti metri, lo stesso Fraceti ha recitato la poesia “Gli alberi” di Franco Fortini.